Categoria: Senza categoria

PER UNA POLITICA INDUSTRIALE DELL’IMPRENDITORIA SOCIALE

DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLE STRATEGIE DELLE IMPRESE SOCIALI ADERENTI ALLA RETE UP UMANAPERSONE

Il documento raccoglie il confronto tra le Imprese sociali socie della rete UP Umanapersone sugli scenari e sulle strategie di impresa sollecitato dai profondi cambiamenti in atto. Riprende e sintetizza le riflessioni condivise nelle Assemblee svoltesi tra il 2021 e il 2023, nonché la discussione sviluppata tra novembre 2022 e gennaio 2023 insieme dai Consigli di Amministrazione e/o altri organi delle Imprese socie.

Un ringraziamento particolare va ad Antonio Chelli (Presidente Fimiv – Legacoop), Flavio Delbono (Un. Bologna e Direttore Master in Economia della Cooperazione), Giorgio Fiorentini (Docente senior Cergas Bocconi Milano, esperto in imprese sociali), Elena Gori (Un. di Firenze – Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa – e Un. di Bolzano) e Gianfranco Marocchi (Co-Direttore di Impresa sociale e Vice-Direttore di Welforum) per le sollecitazioni offerte nel percorso che ha portato alla realizzazione di questa riflessione collettiva.

 

Vai al documento>>

La dimensione internazionale dell’amministrazione condivisa

In tutta Europa, il settore del welfare sta attraversando una fase di profonda riorganizzazione legata alla pandemia, ma anche ai cambiamenti socio-demografici e alle sfide poste dalla transizione ecologica e energetica. In risposta all’esigenza di riorganizzazione del welfare, la co-creazione sta diventando un principio centrale per creare servizi sempre più allineati con i bisogni dei cittadini e con la domanda di efficienza nel settore. Il coinvolgimento dei cittadini consente inoltre di mobilitare, canalizzare e integrare risorse nella società civile, contribuendo allo sviluppo e alla coesione locale. 

I fenomeni partecipativi ed i processi di costruzione delle politiche pubbliche che coinvolgano i cittadini e le formazioni sociali in cui questi si riuniscono, tendono ad assumere le forme più variegate, al punto che gli istituti dell’amministrazione condivisa, così come recentemente delineati dalla giurisprudenza costituzionale italiana, sembrano costituire un unicum a livello internazionale.

Data la necessità di declinare il progetto “Co-creare il nuovo welfare: regole, strumenti, pratiche” necessariamente in funzione del contesto di riferimento, ogni paese partecipante ha messo a punto e sta sperimentando percorsi formativi del tutto peculiari. Ciò nondimeno, al netto delle diversità che connotano ogni paese, il progetto può rappresentare un’interessante occasione di scambio e confronto anche in ordine a eventuali pratiche virtuose e a soluzioni che possano porsi sul solco della tradizionale italiana e che risultino astrattamente compatibili con il quadro normativo di riferimento.

E’ anche su questo fronte che la Rete UP intende lavorare nei prossimi mesi.

Tornando agli obiettivi che i singoli partner del progetto intendono con esso raggiungere, vi proponiamo qui di seguito una serie di link di presentazione:

Università di Lione1 (Francia): https://www.youtube.com/watch?v=tg_85VGsk0g

Università di Coventry (UK): https://www.youtube.com/watch?v=Or0CN86uNzc

UCL (Danimarca): https://www.youtube.com/watch?v=-Ciee1LiFwo

Università del Minho (Portogallo): https://www.youtube.com/watch?v=LYouafqQSbQ

[è possibile vedere i video con sottotitoli in italiano usando le impostazioni di YouTube]

Feedback sul primo modulo del corso “co-creare il nuovo welfare: regole, strumenti, pratiche”

Per entrare nel vivo di questo percorso formativo, che è attualmente in corso e che prevede lo svolgimento di ulteriori due moduli a partire dal prossimo mese di settembre, vi proponiamo qui di seguito alcuni feedback lasciati dagli stessi partecipanti.

Questi riscontri sono molto importanti in quanto la proposta progettuale prevede lo svolgimento di un secondo ciclo formativo, da svolgersi nel corso del 2024 e che, proprio in ottica di miglioramento ciclico, potrà in questo modo essere perfezionato e consolidato – con un nuovo e diverso gruppo di iscritti – al fine di essere poi messo a sistema nelle piattaforme formative a disposizione dei partner di progetto.

Quali sono le cose più importanti che hai imparato nelle sessioni di formazione?

  • avere una visione distaccata delle problematiche così da poterle inquadrare meglio; ogni evento può essere visto da vari punti di vista e per questo può completamente cambiarne la visione
  • Lo stimolo che dà il fare gruppo, il senso di condivisione, il fatto di mettersi in gioco
  • strumenti e tecniche nuove per co-creare in gruppo ma anche idee per auto-valutare il proprio lavoro individuale
  • stereotipi e pregiudizi che offuscano il lavoro di squadra, possibilità di vedere le cose da angolature diverse

 

Hai imparato qualcosa di inaspettato?

  • Capacità di creare gruppo e sospensione del giudizio
  • Ho scoperto nuovi elementi della facilitazione visuale, conosciuto meglio alcuni colleghi e anche certi aspetti di me

 

Utilizzerai ciò che hai imparato dalle sessioni di formazione nel tuo lavoro quotidiano?

  • Mettendo in pratica alcune tecniche di auto-valutazione
  • Cercherò di metterle in pratica nel lavoro in gruppo tra colleghi e di promuoverle nella dirigenza del settore pubblico con cui mi relaziono.
  • Utilizzerò subito alcune tecniche di facilitazione di un gruppo orientato alla co-creazione

 

Cosa ti è piaciuto maggiormente delle sessioni?

  • la possibilità di fare esercizi pratici e alternanza fra teoria e pratica
  • La capacità di coinvolgimento dei partecipanti
  • Mi è piaciuta l’interazione continua e il coinvolgimento costante di noi partecipanti
  • Perfetta adeguatezza all’obiettivo del corso; creatività, flessibilità e problem solving delle formatrici; partecipare insieme ad alcuni miei colleghi
  • La partecipazione dei presenti alla lezione collettiva e ai lavori di gruppo

 

Cosa pensi si possa migliorare?

  • Favorire la partecipazione di una più ampia pluralità di soggetti pubblici e privati dei settori di riferimento nella diversità tra ruoli e mansioni

Progetto Erasmus +: un’opportunità di sperimentare pratiche di co-progettazione

Si è da poco concluso il primo modulo del corso “Co-creare il nuovo welfare: regole, strumenti, pratiche”, organizzato dalla cooperativa sociale LeGO, in collaborazione con Umana Persone all’interno del progetto Co-Creating Welbeing, finanziato dal programma Erasmus+, e promosso da una rete di università europee (UCL di Odense, Coventry University, Universidade do Minho di Braga e Université Lyon 1 Claude Bernard) insieme a LeGO.

Il modulo ha approfondito alcuni elementi ritenuti essenziali per la costruzione dei percorsi di co-creazione:

  • Il contesto nel quale la co-creazione avviene accoglie le idee collettive in un’interazione aperta, leale e orizzontale tra i vari soggetti che partecipano al percorso progettuale.
  • La qualità del processo decisionale aumenta laddove gli attori agiscono con un approccio place-based, inteso come volàno per co-costruire e generare sui territori, percorsi di impatto sociale e trasformativi.
  • Nella fase di raccolta e sistematizzazione degli input emergenti dal territorio per la costruzione di nuove idee progettuali, si rende necessario l’ascolto attivo come strumento di conduzione dell’analisi dei bisogni e delle opportunità, dei fattori di rischio e della raccolta delle prassi e delle esperienze di rilievo per una co-progettazione che si proponga effettivamente di produrre un cambiamento nel contesto di riferimento.

L’obiettivo del percorso è offrire ai partecipanti un’esperienza attiva e trasformativa in grado di sostenere un cambiamento culturale autentico nelle organizzazioni del Welfare, nel passaggio da processi verticali di programmazione e progettazione di servizi a processi di co-creazione.

In questa prima fase ampio spazio è stato dedicato ad osservare e sperimentare le dinamiche dei gruppi attraverso il disvelamento delle tecniche di facilitazione, da quella visuale alle domande generative, anche nella dimensione del gioco e della ludicità. In questo modo si è cercato di favorire, da una parte, l’auto-riflessione sulle proprie costruzioni interpretative dei processi sociali in cui è coinvolti e del proprio ruolo all’interno di essi e, dall’altra, l’esercizio della creatività al centro dell’intelligenza collettiva attraverso la quale si individuano soluzioni innovative a problemi condivisi.

Il modulo ha inoltre affrontato la recente evoluzione legislativa in Italia sulle modalità condivise di programmazione, progettazione e gestione all’interno dei servizi sociali e ha rappresentato i profili di incertezze e le criticità che tuttora permangono.

Co-costruire il welfare europeo: le opportunità formative di un progetto Erasmus+

Quali competenze sono necessarie per avviare processi di co-programmazione e co-progettazione? In che modo far sì che i percorsi di co-progettazione siano davvero tali e come superare le difficoltà che nascono dal co-progettare con altri soggetti? In che modo è possibile costruire una valutazione condivisa dei percorsi coprogettati?

Queste sono alcune delle domande con cui gli operatori pubblici e privati del welfare, e in particolare chi si occupa di programmazione e progettazione dei servizi, si trovano sempre più spesso a confrontarsi.

In tutta Europa, il settore del welfare sta attraversando una fase di profonda riorganizzazione legata alla pandemia, ma anche ai cambiamenti socio-demografici e alle sfide poste dalla transizione ecologica e energetica. In risposta all’esigenza di riorganizzazione del welfare, la co-creazione sta diventando un principio centrale per creare servizi sempre più allineati con i bisogni dei cittadini e con la domanda di efficienza nel settore. Il coinvolgimento dei cittadini consente inoltre di mobilitare, canalizzare e integrare risorse nella società civile, contribuendo allo sviluppo e alla coesione locale.

In risposta a queste esigenze, il progetto “Co-Creating wellbeing” ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle competenze di coloro che lavorano nei settori sanitario, sociale, educativo e delle politiche giovanili, nell’ambito pubblico e privato, attraverso modalità formative flessibili e orientate all’azione. L’obiettivo è favorire la creazione di una vera e propria comunità di apprendimento che possa sostenere, nel medio-lungo termine, lo sviluppo dei servizi in ottica partecipata e democratica.

Il progetto, finanziato dal programma Erasmus+, è promosso da una rete di università europee (UCL di Odense, Coventry University, Universidade do Minho di Braga e Université Lyon 1 Claude Bernard) insieme alla cooperativa LeGO.

Il percorso consentirà di approfondire pratiche e strumenti operativi per la gestione delle varie fasi del processo di co-creazione, dall’analisi collaborativa dei bisogni e la formulazione dei problemi alle tecniche di negoziazione e co-progettazione di soluzioni condivise.  Al percorso formativo collaborerà anche la Rete UP Umanapersone, che è da tempo impegnata  su questi temi nell’ambito del Cantiere “Riforma del terzo settore ed evoluzione dei rapporti con la pubblica amministrazione”, che potranno essere aggiornati rispetto al lavoro recentemente svolto con il progetto “Co-progettare la Co-programmazione e la Co-progettazione: una ricognizione nel territorio toscano. I risultati di una ricerca intervento” e altresì approfonditi in ottica transazionale.

Nelle prossime settimane sarà possibile a chi fosse interessato/a iscriversi al percorso.

Una proposta di lettura

Durante il worskhop “Codice dei Contratti Pubblici, Amministrazione Condivisa e Diritto Regionale: ipotesi per il sistema toscano”, del 14 marzo scorso svoltosi a Firenze presso il Complesso de Le Murate, sono stati anche presentati i seguenti due volumi.

Terzo Settore e Costituzione di Luca Gori

link per prefazione: https://www.giappichelli.it/media/catalog/product/excerpt/9788892142541.pdf

link allo shop: https://www.giappichelli.it/terzo-settore-e-costituzione-9788892142541

 

La co-progettazione dei servizi sociali. Un itinerario di diritto amministrativo di Emiliano Frediani

link per prefazione: https://www.giappichelli.it/media/catalog/product/excerpt/9788892140516.pdf

link allo shop: https://www.giappichelli.it/la-co-progettazione-dei-servizi-sociali-9788892140516

 

Codice Terzo Settore e Nuovo Codice Appalti

L’annosa questione del coordinamento normativo tra i due Codici, del Terzo settore, da un lato, e dei Contratti Pubblici, dall’altro, è ormai giunta ad una stagione nuova in cui pressoché unanimemente si considerano due corpi normativi distinti, alternativi e non sovrapponibili.

La riforma del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 29 marzo 2023 scorso in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78 e vale la pena di ricordare che nell’ambito dell’attuazione del PNRR, essa rappresenta una delle scadenze di rilevanza europea del primo trimestre 2023, ossia vincolante per la ricezione dei fondi da parte dell’Europa.

Il punto di contatto esplicitato dalla norma tra i due sistemi normativi è costituito dall’art. 6, rubricato “Principi di solidarietà e di sussidiarietà orizzontale. Rapporti con gli enti del Terzo settore”, di cui riportiamo il testo rispettivamente contenuto nello schema preliminare al testo del Nuovo Codice Appalti ed il testo come approvato dal Consiglio del Ministri nella sua versione definitiva.

Testo dello schema preliminare Testo definitivo
In attuazione dei principi di solidarietà sociale e di sussidiarietà orizzontale, la pubblica amministrazione può apprestare, in relazione ad attività a spiccata valenza sociale, modelli organizzativi di co-amministrazione privi di rapporti sinallagmatici, fondati sulla condivisione della funzione amministrativa con i privati, sempre che le organizzazioni non lucrative contribuiscano al perseguimento delle finalità sociali in condizioni di pari trattamento, in modo effettivo e trasparente e in base al principio del risultato. Gli affidamenti di tali attività agli enti non lucrativi avvengono nel rispetto delle disposizioni previste dal decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, e non rientrano nel campo di applicazione del codice In attuazione dei principi di solidarietà sociale

e di sussidiarietà orizzontale, la pubblica   amministrazione può apprestare, in relazione ad attività a spiccata valenza sociale, modelli organizzativi di amministrazione condivisa, privi di rapporti sinallagmatici, fondati sulla   condivisione    della    funzione amministrativa con gli enti del Terzo settore di cui al codice del Terzo settore di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, sempre che gli stessi contribuiscano al perseguimento delle finalità sociali in condizioni di pari trattamento, in modo effettivo e trasparente e in base al principio del risultato. Non rientrano nel campo di applicazione del presente codice gli istituti disciplinati dal Titolo VII del codice del Terzo settore, di cui al decreto legislativo n. 117 del 2017.

 

Leggi il commento disponibile al seguente link

https://umanapersone.it/site/wp-content/uploads/2023/04/23-Codice-Terzo-Settore-e-Nuovo-Codice-Appalti-Vignani-Gianna.pdf

Codice dei Contratti Pubblici, Amministrazione Condivisa e Diritto Regionale: ipotesi per il sistema toscano

Lo scorso 14 Marzo 2023 presso il Complesso de Le Murate a Firenze, si è svolto l’incontro “Codice dei Contratti Pubblici, Amministrazione Condivisa e Diritto Regionale: ipotesi per il sistema toscano”, organizzato dalla Rete UP Umanapersone, in collaborazione con Legacoop Area Welfare e Confcooperative Federsolidarietà Toscana.

Un pomeriggio ricco di spunti e sollecitazioni, grazie alla qualità dei numerosi interventi e al coordinamento di G. Marocchi, co-direttore di Impresa Sociale. Sono intervenuti, oltre al Prof. E. Frediani (UNIPI) e al Prof. L.Gori (Scuola Sant’Anna Pisa), anche la Dott.ssa S. Nocentini, della Segreteria dell’Assessorato al welfare regionale; il Dott. E. Sostegni, Presidente della Commissione III del Consiglio regionale toscano; il il Dott. M. Caiolfa, per Federsanità-ANCI; il Dott. G. Mengozzi in rappresentanza del Forum Terzo settore Toscana e la Dott.ssa A.Vettigli, vicepresidente Legacoop Sociali nazionale. Per la Rete UP hanno portato il loro contributo M. Campedelli, direttore e G.Vignani, avvocato, la quale ha presentato il saggio conclusivo del lavoro di ricerca intervento. A. Grilli presidente di Confocooperative-Federsolidarietà e A. Astorino responsabile Legacoop Dipartimento Area Welfare Toscana, insieme a L. Terrosi, presidente di UP Umanapersone, hanno introdotto i lavori.

 

Tra gli spunti più rilevanti, vale la pena di rammentare: la necessità di affrontare il coordinamento tra programmazione multilivello e co-programmazione, sfruttando anche l’occasione del prossimo Piano Integrato Socio-Sanitario Regionale per sperimentare nuove soluzioni coerenti con l’impianto normativo toscano; l’importanza di fornire una formazione che tenga conto di tutti gli istituti e strumenti giuridici a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni, affrontando anche una valutazione comparativa degli istituti dell’amministrazione condivisa, anche sotto il profilo della loro attitudine a supportare l’elaborazione di politiche pubbliche (co-progettazione come “policy tool”); insieme ad una serie di proposte per il legislatore nazionale e regionale che offrano un quadro “avanzato” capace di performare adeguatamente questo, seppur non nuovo, innovativo sistema di costruzione di risposte partecipate ai bisogni della popolazione