Lara Toccafondi – project manager Pharaon di UP Umanapersone
LA PRIMA CANDELINA DI PHARAON
L’ 01/12/2020 il progetto Pharaon ha festeggiato il suo primo compleanno. È stato un anno ricco ed intenso, in cui alle sfide del progetto si è aggiunta la grande sfida imposta dall’emergenza Covid-19. Ciò ha comportato per tutto il team europeo di Pharaon un test di resilienza e adattività nel realizzare le azioni e rispettare le scadenze stabilite. Quelle che richiedevano la partecipazione attiva degli utenti finali hanno avuto la necessità di essere ripensate in funzione della nuova situazione, provocando ovviamente qualche ritardo. Ci riferiamo in particolar modo alle attività con coinvolgimento in presenza – es. realizzazione di wokshop, – allo scopo di definire i requisiti dei pilot e degli utenti (WP2), riconvertiti in interviste telefoniche e videochiamate.
Sono procedute senza intoppi invece le attività di management generale del progetto, le azioni riguardanti la definizione di standard e modelli per la gestione degli aspetti etici, di sicurezza e di privacy e le attività di disseminazione.
Per il pilot italiano sono stati definiti i principali scenari, riassumibili in tre macroaree: la gestione delle condizioni di salute, la socializzazione e la stimolazione fisica e cognitiva:
Sono iniziate inoltre, con la selezione delle tecnologie, le attività (WP7) relative allo sviluppo vero e proprio del pilot. Attraverso incontri con i potenziali partner tecnologici, sono state raccolte le informazioni che hanno portato poi all’individuazione delle soluzioni più appropriate agli scenari sopra descritti.
Qui di seguito quelle individuate:
HPE, partner che mette a disposizione la piattaforma informatica per il pilot italiano, ha di conseguenza iniziato una serie di incontri con gli enti sopra esposti per lavorare agli aspetti di interoperabilità e alla creazione dell’ecosistema tecnologico.
Il pilot italiano si è inoltre impegnato nell’offrire soluzioni tempestive all’emergenza Covid, avviando una serie di azioni, “fast pilot”, che ha permesso e sta permettendo, sia in Toscana che in Puglia, di venire incontro ai bisogni della popolazione anziana attraverso attività di telepresenza, monitoraggio da remoto e videoconsulenze. Sempre nell’ambito del “fast-pilot”, Corobotics srl ha messo a disposizione un sistema robotico di sanificazione degli ambienti attraverso l’utilizzo di raggi ultravioletti.
Concludendo, nei giorni 19 e 20 Novembre si è svolto il primo meeting di revisione tecnica del progetto, durante il quale è stato possibile illustrare alla Commissione Europea e ai Revisori esterni i risultati raggiunti nella prima annualità e ricevere commenti e indicazioni per il proseguimento del lavoro. Le due giornate sono state ricche di scambio e tutto il Consorzio, guidato dal coordinatore generale del progetto, Filippo Cavallo, ha ricevuto complimenti per il lavoro svolto finora.
PHARAON’S FIRST CANDLE
On the 1st of December Pharaon project celebrated its first birthday. It was an eventful and intense year, because Covid-19 increased the challenges of the project.
This situation required resilience and adaptability for the entire European Pharaon team in order to achieve the objectives by i the deadlines.
The main effort was spent in activities that normally require a physical presence of professionals.
In particular, the co-creation workshops to define users and pilot requirements (WP2) were adapted to the new situation and converted into telephone interviews and video calls. This obviously caused some delays.
On the other hand, the general project management, the definition of standards and models to manage ethical, security and privacy aspects, and the dissemination activities proceeded smoothly.
For the Italian pilot the main scenarios have been defined and they can be summarized in three macro-areas: management of health conditions, socialization and physical and cognitive stimulation:
Furthermore, the deployment of the pilot (WP7 activities) began with the selection of technologies: during some scheduled meetings with potential technological providers we were able to collect information and identify the most appropriate solutions to the scenarios described above.
The table below shows the technological solutions selected.
HPE, the Italian pilot IT Platform provider, consequently started a series of meetings with the companies mentioned above to detect interoperability constraints and elaborate the technological architecture.
The Italian pilot also worked very hard to offer timely solutions to the Covid emergency, launching in Tuscany and Apulia some activities (a sort of project-in-a-project called “fast pilot”), to meet the most urgent needs of the elderly through telepresence services, remote monitoring and video consulting.
Corobotics srl, a company that takes part in the “fast-pilot”, has made available a robotic system to sanitize the environments using ultraviolet rays.
In conclusion, the first technical review meeting of the project took place on the 19th and 20th of November. The meeting gave the opportunity to illustrate to the European Commission reviewers the results achieved in the first year and to receive in return comments and suggestions for the future.
Those two days were full of exchanges and the whole Consortium, led by the general coordinator of the project, Filippo Cavallo, received compliments for the work done so far.
Pharaon ha compiuto un anno, intenso, e non poteva essere altrimenti visto quello che è successo nel corso del 2020.
Lo abbiamo festeggiato continuando a lavorarci, in più modi. Oltre alla prosecuzione delle attività come da programma, nei giorni 19 e 20 novembre, vi è stata la verifica tecnica. Più di 80 persone, collegate da 11 paesi via piattaforma, hanno confrontato i risultati raggiunti, specifici e generali, con il Project Officer e con i Commissari valutatori.
Un’occasione, al di là delle finalità stabilite dalle procedure di validazione del progetto, di crescita e di consolidamento di un’idea le cui potenzialità, giorno per giorno, emergono sempre più evidenti.
Cosa questa confermata anche in altre due importanti occasioni.
Il 1 dicembre, quasi in contemporanea, Pharaon è stato discusso all’interno dell’XI° edizione del ForitAAL (http://www.foritaal2020.it/), uno tra i più prestigiosi eventi scientifici nazionali in tema di tecnologie assistive, e nell’ambito della seconda conference call avente un tema impegnativo ma assolutamente centrale: Pharaon: ricerca scientifica e formazione universitaria in tempo di COVID-19.
Molti i partecipanti e assolutamente qualificati i discussants invitati: Maria Chiara Carrozza (Fondazione Don Carlo Gnocchi / Scuola Sant’Anna, Pisa), Carla Colicelli (CNR Roma), Paola Di Giulio (Università di Torino/CSS Roma), Giovanni Lamura (INRCCA Ancona), Lorenzo Mucchi (Università di Firenze), Emanuele Pavolini (Università di Macerata).
Una presenza che non solo ha onorato tutto il team italiano di Pharaon, di cui siamo grati, ma altresì contribuito, grazie anche a molti altri operatori del settore collegati, a focalizzare meglio gli obiettivi operativi e sfide curriculari ineludibili per uno uso appropriato delle potenzialità tecnologiche nel campo del miglioramento della qualità della vita e dell’invecchiamento dignitoso di tanti nostri concittadini.
Arrivederci quindi al 2021.
Buon anno ma soprattutto un reciproco buon lavoro!!!
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English Version:
One year has just passed from the beginning of the Project and considering what happened during 2020 it has been very hard and challenging. Nevertheless, we never stopped working on it.
All the planned activities were accomplished and the First Technical review Meeting took place on the 19th and 20th of November. More than 80 people were remotely connected from eleven different countries and all of them contributed to show the achieved results and objectives to the European Project Officer and European reviewers.
It represented not only a moment of exchange, but also an opportunity to enhance our awareness of the Project that has huge potential.
On the 1st of December Pharaon Project has been introduced during the XI Forum called ForitAAL (http://www.foritaal2020.it/), one of the most relevant scientific events in Ambient Assisted Living. During the same day the Italian pilot organized the second conference call of the presentation of the project to stakeholders coming from Universities and research.
The main topic was: “Pharaon: scientific research and university training in Covid times”.
About fifty people and qualified discussant attended: Maria Chiara Carrozza (Don Carlo Gnocchi Foundation / Scuola Sant’Anna, Pisa), Carla Colicelli (CNR, Rome), Paola Di Giulio (University of Turin/CSS, Rome), Giovanni Lamura (INRCCA, Ancona), Lorenzo Mucchi (University of Florence), Emanuele Pavolini (University of Macerata).
The Italian pilot team is grateful to all of them for the availability and also for opinions and suggestions that surely contribute to define the operational objectives, and to focus on training challenges that have to be addressed to succeed in Healthy and Active Ageing.
Carlo Cantarini, Mariachiara Miglietta e Marta Pinzan – studenti dell’Università Bocconi di Milano
Siamo oramai giunti al termine di questa nuova esperienza, che si è rivelata molto stimolante e soddisfacente sia a livello personale, in termini delle relazioni create con i referenti di Umana Persone, sia a livello dei risultati raggiunti.
Il lavoro costituisce la seconda fase del progetto avviato da Rete Umana Persone nel corso della precedente edizione dell’iniziativa “Dai un senso al profitto” durante la quale altri tre nostri colleghi studenti dell’università Bocconi hanno effettuato l’attività di ricerca degli strumenti finanziari offerti dal mercato e la categorizzazione degli stessi.
L’obiettivo delineato da Rete Umana Persone ad inizio progetto è stato quello di rendere fruibile il materiale e incentivarne la diffusione tra gli attori operanti nel Terzo Settore. A seguito di varie interviste e di un’analisi del percorso svolto precedentemente, abbiamo deciso di raggiungere i nostri obiettivi seguendo due linee.
Da un lato, il lavoro è stato orientato ad ampliare le conoscenze, all’interno del Terzo Settore, degli strumenti di finanziamento per le imprese sociali, tramite la creazione di una risorsa facilmente consultabile, condivisibile e comprensibile, utilizzabile in maniera semplice ed efficace indipendentemente dal livello delle proprie conoscenze giuridico-finanziarie. Dall’altro lato, l’ obiettivo è stato quello di migliorare non solo le conoscenze, ma anche l’accessibilità agli strumenti descritti, in modo tale da indirizzare la scelta degli utenti verso il tipo di finanziamento più consono tra quelli disponibili sul mercato.
Il prodotto finale si è concretizzato in due elaborati principali: il documento “Guida all’utilizzo dei principali strumenti di Finanza sociale”, che raccoglie le informazioni raccolte a riguardo delle fonti di finanziamento per le imprese sociali, e un albero decisionale automatizzato, che permette agli utenti di essere guidati nel percorso di scelta.
Durante la realizzazione del progetto è stato fondamentale avere uno sguardo vigile sulla situazione esterna in continuo cambiamento e caratterizzata da notevole incertezza a causa dello scoppio della pandemia. Ciò ha comportato la necessità di un costante aggiornamento e monitoraggio dell’offerta nel mercato.
Fondamentale il costante confronto con i referenti di Umana Persone. Sin dall’inizio abbiamo avuto la fortuna di avere un dialogo aperto sulle reali necessità e sulle aspettative riguardanti il progetto. Inoltre, grazie ai suggerimenti e le discussioni riguardanti le principali tematiche, abbiamo cercato di personalizzare il più possibile i contenuti di letteratura finanziaria in modo da rendere gli strumenti finanziari meno conosciuti accessibili da un maggior numero di persone interessate agli argomenti trattati.
Infine, ringraziamo tutte le persone che ci hanno seguito nel corso di questo progetto e ci auguriamo che il lavoro svolto possa essere d’aiuto a tutte le realtà che utilizzeranno queste risorse in futuro. Allo scopo di facilitare l’accesso agli strumenti finanziari proposti e ottimizzare la scelta decisionale, abbiamo creato un albero decisionale in grado di guidare gli utenti, tramite una serie di domande, alla scelta migliore.
Ci auguriamo che i lettori di questa newsletter apprezzino il materiale proposto e utilizzino il percorso di decisonale allegato, scegliendo lo strumento finanziario più idoneo con qualche semplice click.
Elena Bellio Ricercatrice presso il CERMES Bocconi – Centro di Ricerca su Marketing e Servizi – Università Bocconi Milano
Il progetto “Dai un Senso al Profitto” giunto in questo 2020 alla sua IX edizione, è promosso dall’Università Bocconi di Milano con lo scopo di valorizzare l’integrazione dei principi economici con quelli sociali.
Si tratta di una vera opportunità formativa, aperta agli studenti di tutti i corsi di laurea sia in lingua italiana che inglese (triennali, magistrali e a ciclo unico), che garantisce un’esperienza pratica nel mondo del lavoro.
Il valore specifico generato è dato dalla scelta di una rosa di progetti in grado di offrire un impatto tangibile e positivo sulla società, in altre parole “dando un senso al profitto”. Le adesioni al progetto avvengono sulla base di candidature spontanee e, dopo un articolato processo di selezione, gruppi costituiti al massimo da tre ragazzi vengono assegnati ad un progetto imprenditoriale ad alto contenuto sociale o culturale, da realizzare all’interno di una delle imprese che partecipano all’iniziativa. Il progetto ha una durata di circa quattro-cinque mesi nei quali ogni gruppo viene affiancato da un tutor dell’Università per ricevere assistenza negli aspetti più metodologici ed operativi delle attività. Agli studenti viene quindi data la possibilità di entrare – spesso per la prima volta – nel mondo del lavoro in modo diretto, con la certezza di essere coinvolti in qualcosa di realmente concreto.
Sono ormai diversi anni che UP Umana Persone partecipa al progetto “Dai un Senso al Profitto”, diventando una delle Organizzazioni in grado di offrire un forte supporto formativo agli studenti grazie alla capacità di definire un obiettivo lavorativo chiaro, strutturato e al contempo altamente stimolante.
Quest’anno Carlo Cantarini, Mariachiara Miglietta e Marta Pinzan hanno lavorato sullo sviluppo di un glossario destinato alle imprese sociali, al fine di aiutare ad individuare il tipo di finanziamento che meglio si adatta alle diverse esigenze.
Ad oggi sempre più attori si avvicinano al mondo del non profit, attraverso specifiche offerte di finanziamento. L’obiettivo è stato quello di individuare, definire e catalogare i principali strumenti finanziari appositamente ideati per il terzo settore, andando ad analizzarne nel dettaglio il funzionamento.
Si tratta di un progetto a cui UPUmana Persone crede molto e che, grazie ai suoi specifici contenuti, ha consentito agli studenti non solo di mettere in gioco le proprie competenze manageriali derivanti dal percorso universitario fin qui svolto, ma soprattutto di comprendere come tali conoscenze possano essere indirizzate, quasi in modo automatico e naturale, alla creazione di impatto sociale.
Andando a valutare più nello specifico i benefici che questa esperienza ha offerto ritengo ci si possa focalizzare su tre principali livelli tra loro fortemente connessi e tutti rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi inizialmente definiti dal progetto stesso.
Innanzitutto è necessario fare riferimento alla crescita di tipo professionale, data dall’inserimento stesso in un’organizzazione, con la necessità di lavorare con altri e imparando a sapersi confrontare non solo con i propri coetanei, ma anche con profili più esperti.
Vi sono poi le abilità pratiche date dalla capacità di far confluire le proprie conoscenze in una metodologia lavorativa di rispetto e rigore delle regole e delle scadenze.
Un terzo aspetto, quello caratterizzante l’anima di questa iniziativa, è l’aver consentito ai partecipanti di occuparsi di qualcosa vicino ai propri interessi ed ideali, imparando che il profitto può essere adeguatamente raggiunto rafforzando costantemente la propria espressione sociale.
La Newsletter di questo mese è dedicata ad un progetto che è divenuto biennale; iniziato lo scorso anno con Luca Barreca, Lorenzo Oprandi e Irene Rizzoli è poi proseguito con Carlo Cantarini, Mariachiara Miglietta, e Marta Pinzan, studenti aderenti alla proposta Dai un senso al profitto promossa dalla Università Bocconi di Milano.
Nell’ambito di essa, dopo la ricognizione dei diversi modelli di impresa sociale di assistenti familiari (badanti) a cui è stata dedicata l’edizione 2018, nel 2019 e 2020 la proposta di Umana Persone è stata quella di mettere al centro il tema della finanza per l’impresa sociale.
Condiviso con gli amici della Bocconi – in particolare al prof. Giorgio Fiorentini e alla prof.ssa Elena Bellio, a cui va il ringraziamento per la fattiva collaborazione – esso è stato scelto sulla base di alcune semplici considerazioni.
In questi anni l’offerta e gli attori a diverso titolo impegnati nella finanza per l’impresa sociale sono notevolmente cresciuti, come dimostra il catalogo qui presentato. Inoltre, tra gli addetti ai lavori e le organizzazioni di rappresentanza, esso è sempre più componente imprescindibile del dibattito sulle politiche di sviluppo del settore, se non dell’intero paese. Avere quindi un quadro aggiornato dei principali strumenti disponibili è un primo importante risultato.
Ma c’è un secondo fondamentale motivo, prioritario per Umana Persone e per le cooperative che compongono la rete, ovvero quello di disporre di un supporto che incrementi la conoscenza e la competenza nel poter utilizzare tali strumenti. La guida interattiva sulla individuazione del migliore finanziamento tra i molti possibili è, grazie alla sua semplicità, uno strumento alquanto efficace sia per le imprese sociali che -ci permettiamo di indicarlo- per i finanziatori.
Gli operatori della finanza come delle imprese sociali, infatti, verificano spesso quanto non sia facile comprendere i bisogni degli uni e le soluzioni degli altri, trovare cioè la convergenza dei reciproci interessi, economici in primis, ma anche reputazionali e relazionali.
Una necessità ineludibile, soprattutto in un tempo non facile come l’attuale.
Qui di seguito troverete i risultati del lavoro svolto:
Guida all’utilizzo dei principali strumenti di finanza sociale – Scarica la guida
Il 24/07/20 sulla piattaforma Zoom si è tenuto il primo webinar del pilota italiano.
L’incontro era rivolto principalmente al mondo della cooperazione sociale e hanno partecipato circa 50 persone.
Durante il webinar il gruppo di coordinamento del pilot Italiano ha presentato il progetto Pharaon e il contesto europeo in cui è inserito, gli scenari attesi per l’Italia e le azioni pilota rapide messe in atto per rispondere all’emergenza Covid-19.
Durante il dibattito che è seguito alle diverse presentazioni e .che ha coinvolto i principali rappresentanti della cooperazione sociale sia a livello regionale che nazionale, è emersa la necessità di mantenere l’attenzione soprattutto sui seguenti temi:
• Open Innovation: per Pharaon è un aspetto centrale. Attraverso le attività di co-creazione vengono coinvolti tutti gli stakeholder, a vari livelli.
• Trasformazione digitale: Pharaon contribuisce alla realizzazione di questo percorso.
• Gestione e proprietà dei dati
• Livelli occupazionali: Pharaon presta molta attenzione alle problematiche derivanti dagli aspetti etico-legali, quindi questo è un ambito particolarmente curato.
• Definizione di nuovi modelli di servizio: tutto deve essere costruito, quindi il ruolo di Pharaon è fondamentale nella definizione di nuove regole all’interno dei servizi sociali.
Puoi vedere la videoregistrazione del webinar qui:
The first webinar of the Italian pilot was held on 24/07/20 on the Zoom platform.
The meeting was aimed primarily at the world of social cooperation and around 50 people attended.
During the webinar the Italian Pilot Board has presented the Pharaon project and the European context in which it is inserted, the expected scenarios for Italy and the fast pilot actions put in place to respond to the Covid-19 emergency.
During the discussion that followed the various presentations and involved the main representatives of social cooperation both at regional and national level, the need has emerged to keep attention especially on the following topics:
• Open Innovation: for Pharaon it is a central aspect. Through co-creation activities all stakeholders are involved, at various levels.
• Digital transformation: Pharaon contributes to the implementation of this path.
• Data management and ownership
• Employment levels: Pharaon pay close attention to the problems deriving from the ethical-legal aspects, so this is an attentive topic.
• Definition of new service models: everything must be built, therefore Pharaon’s role is fundamental in defining new rules within social services.
You can see the videoregistration of the webinar here:
Ogni anno nell’UE si stimano cinque milioni di anziani infetti all’interno delle strutture sanitarie: operatori sanitari ed assistenti sono a rischio di contrarre infezioni durante la cura del paziente stesso. Studi scientifici hanno dimostrato che circa il 50% degli arredi, dei pavimenti dei bagni e dei letti d’ospedale sarebbero contaminati da batteri Clostridium e che nel 52% delle persone l’infezione avverrebbe attraverso mani o guanti a diretto contatto con agenti infettivi presenti nell’ambiente. L’attuale diffusione di COVID-19 è solo l’ultima minaccia alla salute pubblica che le strutture sanitarie hanno dovuto affrontare.
Un modello innovativo di gestione delle attività cliniche può essere supportato da soluzioni Robotiche e ICT (Information and Communication Technology), pensate non solo per fronteggiare il COVID-19 ma per contrastare la diffusione delle altre malattie infettive: la collaborazione tra sistemi robotici autonomi e personale clinico potrebbe dare vita a nuovi protocolli di prevenzione che contrastino efficacemente e tempestivamente la diffusione di malattie infettive capaci di mettere a rischio la salute pubblica.
La proposta di sviluppo del Fast Pilot si focalizza sull’implementazione rapida, ovvero in un periodo di due mesi, di alcuni scenari individuati: servizio di telepresenza, videochiamate, monitoraggio da remoto, come scenari di primo livello; sanificazione ambientale come scenario di secondo livello.
Alla base di questa proposta c’è l’obiettivo di ridurre drasticamente il contatto tra operatori sanitari e sociali con pazienti, a domicilio, nelle RSA, negli ospedali, proponendo sistemi robotici telecomandati in grado di supportare in alcuni compiti come la visita dei parenti o il monitoraggio dello stato delle persone.
Umana Persone, partner in Pharaon per il pilota italiano nell’area toscana, attraverso la sua rete di cooperative, ha operato direttamente sul territorio, sia nell’ambito domiciliare che nelle strutture RSA. Nello scenario di telepresenza nell’assistenza domiciliare i protagonisti sono i robot Double e Ohmni che hanno dato la possibilità di garantire una continuità di assistenza a distanza di operatori e professionisti socio-sanitari, monitorando lo stato di salute dell’anziano più volte al giorno e pilotando il robot remotamente tramite un’interfaccia web, permettendo agli anziani di mettersi in contatto con familiari e amici attraverso gli stessi robot.
Le stesse piattaforme robotiche vengono impiegate nello scenario di telepresenza in RSA, consentono agli operatori di monitorare a distanza le condizioni degli anziani affetti da/con sospetto COVID-19 e di rilevare i loro bisogni più volte al giorno senza aumentare gli accessi fisici nelle camere, tuttavia mantenendo la presenza degli operatori e riducendo l’utilizzo dei DPI.
Nello scenario di videochiamate per l’assistenza domiciliare, attraverso l’app mobile EASI (E-Assistant for Senior Development), grazie all’interfaccia utente riadattata e facilitata per gli anziani, l’anziano, oltre a potersi mettere in contatto con gli operatori socio-sanitari, ha anche la possibilità di ricevere news e informazioni personalizzate in base alle proprie preferenze, condizioni e area territoriale. In vista della sospensione o riduzione di alcuni servizi per gli anziani e per il distanziamento sociale è stato possibile garantire il monitoraggio a distanza ed il rilevamento delle condizioni critiche da parte degli operatori.
A corollario di queste attività, vengono somministrati dei questionari periodici per valutare l’efficacia delle azioni messe in campo.
L’ospedale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, partner clinico in Pharaon per il pilota italiano in Puglia, è entrato a far parte della rete regionale degli ospedali COVID-19 a partire dal 18 marzo 2020 e con le disposizioni regionali sul distanziamento sociale per la riduzione della trasmissione del virus si è mosso prontamente verso un’ applicazione della telemedicina relativamente innovativa, ad oggi implementata solo in poche realtà e non pienamente regolamentata in Italia: la televisita. L’avvio in fase sperimentale di questo servizio permette di garantire la continuità di servizio di assistenza e visita ai pazienti in remoto grazie all’adozione sul campo di tecnologie di videoconferenza moderne, all’osservanza della regolamentazione sulla protezione dei dati, anche mediante la condivisione con i pazienti dell’informativa sulla protezione dei dati personali. A livello di processo è stato necessario l’adeguamento dei sistemi per la prenotazione delle visite ambulatoriali tramite CUP, prevedendo inoltre la possibilità di prescrivere la ricetta dematerializzata con la prospettiva auspicabile dell’ottenimento del riconoscimento economico per le prestazioni erogate in videoconferenza. A prescindere dal contesto in cui essa è nata, la soluzione sarà adottata anche in futuro.
Al contempo è stato messo in piedi un sistema di monitoraggio remoto a sostegno del paziente guarito da COVID-19 ,con l’obiettivo di assicurare il follow-up delle condizioni di salute nelle prime fasi successive alla dimissione ospedaliera. Il servizio viene attivato su espressa volontà del paziente dimesso. Il sistema è incentrato su una piattaforma web Zucchetti, dedicata alla raccolta di dati di interesse per i professionisti sanitari per consentire il tele-monitoraggio dei pazienti.. I parametri sotto monitoraggio sono la saturazione dell’ossigeno nel sangue, la temperatura corporea, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca; inoltre i pazienti, direttamente da casa, hanno potuto compilare dei questionari sul loro stato di salute: questo ha permesso ai professionisti sanitari di offrire assistenza in remoto multi-paziente, supportati da una dashboard interattiva sulla piattaforma web.
La spin-off della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, Co-Robotics, ha messo a disposizione una soluzione robotica modulare in grado di supportare e assistere il personale sanitario durante l’emergenza COVID-19, contribuendo alla riduzione del rischio di infezione e trasmissione del virus.
Tale soluzione è costituita da una piattaforma (MoVer-1) che fa da base mobile ad un modulo separato formato da lampade a raggi UV-C perpendicolari al pavimento e lampade a 45° per l’irraggiamento di superfici piane come letti, scrivanie e luci chirurgiche a tutela e protezione dello staff clinico, dello staff di pulizia stesso, visitatori e pazienti, con conseguente miglioramento della qualità del lavoro, riduzione del rischio di contaminazione, quindi della spesa per assistenza extra.
La sfida del progetto è quindi testare la fattibilità tecnica e l’accettabilità da parte dell’utente di una soluzione robotica in grado di mitigare in modo significativo i rischi legati alle emergenze epidemiche, promuovendo nuovi stili di convivenza dell’umanità con epidemie molto virulente. Nuove discussioni relative alla sostenibilità economica, come un nuovo modello di cura, potrebbero essere condotte anche utilizzando i risultati del fast pilot come esempio.
Fast Pilot: a prompt reply to COVID-19 from the Pharaon project
Five million elderly people are estimated to develop infections within healthcare centres in the European Union each year. In addition, also caregivers and healthcare professionals are at risk of developing infections when taking care of the patients. Scientific studies have shown that about 50% of hospital furnishing, bathroom floors and beds are contaminated with Clostridium bacteria and that 52% of individuals develop infections by direct contact of hands and gloves with infectious agents that are present in healthcare institutes. The current spread of COVID-19 is only the latest threat to public health that healthcare centres have had to face.
Clinical practice management supported by robotic technology and ICT systems may be of help not only to face the COVID-19 pandemic but also to prevent the spread of other infectious diseases: a collaboration between autonomous robotic systems and the clinical staff could give rise to new prevention protocols that can timely and effectively stop the spread of those infectious diseases that are able to put public health at risk.
The main target of the Fast Pilot is the fast (two months) implementation of some scenarios: telepresence service, videocalls, remote monitoring as first level scenarios; environmental sanitization as a second level scenario.
The challenge at the basis of this proposal is to drastically reduce social contact between patients and caregivers at home, in nursing homes, and hospitals, by introducing remotely controlled robotic systems which are able to help in some tasks, such as allowing relatives to “visit” the elderly patient or monitoring their health status.
Umana Persone, a partner in the Pharaon project for the Italian pilot in the region of Tuscany, through its network of cooperatives, operates directly in the territory, both at home and in nursing homes. The robotic telepresence system for home care assistance is based on the use of two robots, Double and Ohmni, through which it is possible for caregivers and social and health professionals to remotely provide the patients with assistance and to monitor their health status many times a day; moreover, by remotely driving the robot through a web interface, it is possible to let the patients keep in touch with their relatives and friends.
The same robotic platforms are used also in nursing homes: the two robots allow professional caregivers to remotely monitor the health conditions of the elderly patients affected by or suspected to have developed COVID-19 and to register their needs many times a day. This technology allows the healthcare staff to reduce physical accesses to the patients’ rooms and limit the use of personal protective equipment while always guaranteeing their presence and assistance.
About the use of videocalls for home assistance, through the mobile app EASI (E-Assistant for Senior Development), thanks to a user-friendly interface that has been tailored to the needs of the elderly, the patient is allowed not only to be constantly in contact with the healthcare staff but also to receive news and personalized information based on the patient’s preferences, conditions and geographic area. Thanks to this technology it was possible to guarantee constant monitoring and to detect possible critical conditions when hospital and outpatient services were suspended because of the regulations on social distancing.
In addition, patients, caregivers and the healthcare staff are periodically invited to fill out a survey for the evaluation of the efficacy of the assistance being provided.
The research hospital “Casa Sollievo della Sofferenza” is a clinical partner of the Pharaon project for the Italian pilot in the Apulia region. It entered the regional network of COVID-19 hospitals on 18th March 2020, and, to comply with the dispositions on social distancing for the reduction of virus transmission, has promptly introduced a telemedicine system which is relatively new and, having been adopted in only few centres so far, it is not yet fully regulated in Italy: teleconsultation. The experimental phase of this service has ensured that outpatient services could continue to be provided remotely. This was possible through the use of modern videoconferencing technologies and by fully adhering to the regulations on data protection, e.g. by sharing the privacy disclaimer on data protection with the patients. The hospital reservation system for outpatient services has been adapted to let patients do reservations from home. This readaptation includes the possibility to make electronic prescriptions in the hope that outpatient services provided via videocall will be recognized eligible for reimbursement by the Region. This technological solution will be adopted also in the future, regardless of the current emergency situation.
At the same time, a remote monitoring system has been set up to support patients recovered from COVID-19, with the objective to guarantee medical follow-up during the first phases after hospital discharge. The service is started on the expressed will of the discharged patient. The system is centered on the “Zucchetti” web platform, which has been designed for the collection of data of interest for the healthcare professionals to enable the telemonitoring of patients. Monitored parameters are: blood oxygen saturation, body temperature, blood pressure and heart rate. Moreover, patients are administered surveys on their health status and enabled to fill them out directly from home, which allowed caregivers and physicians to offer multi-patient remote assistance with the support of an interactive dashboard on the web platform.
The Co-Robotics spin-off of the Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, partner in Pharaon, has provided a modular robotic solution which is able to support the healthcare practice during the Covid-19 emergency, reducing the risk for infections and transmission of the virus.
This solution is based on the use of a platform (MoVer-1) that acts as a mobile base to a separated module, made of UV-C rays lamps perpendicular to the floor and 45° rotated lamps for the irradiation of flat surfaces, such as beds, desks, surgical lights, in order to protect the clinical staff, the cleaning staff, visitors and patients from possible risks of contamination, thus limiting the expenditure for supplemental assistance and improving the quality of the work conditions.
The aim of this project is therefore to test the technical feasibility of robotic technology in the described contexts and to evaluate to which extent it is accepted by the users as a means to promote new social lifestyles during epidemics that would contribute to limiting the risks related to very dangerous virus spreading. The results of this fast pilot may pave the way for future discussions on economic sustainability, such as a new care model.
Il pilota italiano comprende due siti pilota: Umana Persone che opera nella Regione Toscana e l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza situato in Puglia. Per la definizione dei servizi del progetto Pharaon sono stati reclutati 73 partecipanti complessivamente nei due siti pilota (22 anziani, 22 caregiver informali e 29 professionisti). In particolare, sono stati raccolti 61 feedback attraverso video interviste ed è stato organizzato un workshop virtuale che ha coinvolto 12 professionisti. L’analisi dei dati acquisiti durante le interviste ha dunque permesso l’identificazione dei servizi di interesse per il pilot italiano.
Servizio di monitoraggio:grazie a questo servizio, la persona anziana sarà monitorata a casa ed in contatto con i suoi familiari in modo da consentire una migliore organizzazione dell’assistenza e del supporto. Per esempio, il monitoraggio delle condizioni ambientali può essere effettuato dal sistema Pharaon mediante sistemi di sensori in grado di misurare la temperatura, la luce ed il movimento. Inoltre, l’anziano potrà essere supportato dai dispositivi del sistema Pharaon per monitorare l’assunzione di farmaci controllando in maniera automatica l’aderenza alla terapia. Il sistema Pharaon, se necessario, potrà attivare una chiamata d’emergenza che consenta ai caregiver di intervenire tempestivamente in situazioni di pericolo e di contattare i familiari.
Stimolazione fisica e cognitiva:Il sistema Pharaon proporrà esercizi cognitivi e fisici personalizzati da eseguire a casa. Il sistema analizzerà i dati raccolti e li comunicherà al caregiver di riferimento che potrà, di conseguenza, personalizzare il piano. Questo servizio stimolerà gli anziani ad avere uno stile di vita più sano. Il servizio potrebbe colmare la lacuna dovuta alla mancanza di operatori in grado di eseguire questo tipo di trattamento a domicilio e ridurrebbe il numero di volte che la persona anziana deve recarsi in ospedale per eseguire la stimolazione cognitiva.
Promozione della socializzazione:in questo servizio il sistema Pharaon cercherà di promuovere il legame con la famiglia e gli amici attraverso videochiamate, partecipazione a gruppi sociali o promozione di eventi.Inoltre, il sistema invierà periodicamente informazioni agli anziani sulla salute, sugli eventi sociali, sulle novità del progetto.
The Italian pilot includes two pilot sites: Umana Persone operating in the Region of Tuscany and Casa Sollievo della Sofferenza Hospital located in Puglia. A total of 73 participants were recruited in the two pilot sites (22 elderly, 22 informal caregivers and 29 professionals) for the definition of the Pharaon project services. In particular, 61 feedback were collected through video interviews and a virtual workshop involving 12 professionals was organized. The analysis of the data acquired during the interviews allowed the identification of the services of interest for the Italian pilot.
Monitoring service: thanks to this service, the elderly person will be monitored at home and in contact with their families in order to allow a better organization of assistance and support. For example, the monitoring of environmental conditions can be carried out by the Pharaon system using sensor systems able to measure temperature, light and movement. In addition, the elderly can be supported by the devices of the Pharaon system to monitor medication intake by automatically controlling adherence to therapy. The Pharaon system, if necessary, can activate an emergency call that allows caregivers to intervene quickly in dangerous situations and to contact family members.
Physical and cognitive stimulation: The Pharaon system will propose personalized cognitive and physical exercises to be performed at home. The system will analyze the data collected and communicate it to the caregiver who can, consequently, customize the plan. This service will stimulate elderly people to have a healthier lifestyle. The service could fill the gap due to the lack of caregivers able to perform this type of treatment at home and would reduce the number of times the elderly person has to go to the hospital to perform cognitive stimulation.
Promotion of socialization: in this service the Pharaon system will try to promote the bond with family and friends through video calls, participation in social groups or promotion of events. In addition, the system will periodically send information to seniors about health, social events, and news of the project.
Kuldar Taveter, a capo della cattedra di ingegneria dei software e sistemi informativi e professore Associato in Sistemi Informativi dell’Università di Tartu (Estonia), è il responsabile delle azioni di definizione dei requisiti dei pilots e degli utenti.
I team dei siti pilota del progetto Pharaon hanno svolto un ottimo lavoro nel sollecitare e rappresentare i requisiti degli utenti dei singoli pilots del progetto. Il piano originale era di sollecitare i requisiti degli utenti attraverso seminari di co-design, per consentire agli anziani di avere più voce in capitolo nelle soluzioni da progettare e sviluppare per loro. Tuttavia, a causa dello scoppio del virus COVID-19 in Europa, solo un pilot ha potuto organizzare due seminari di coprogettazione, mentre gli altri pilots hanno dovuto fare affidamento su altri metodi, come interviste telefoniche e sondaggi web.
Per la rappresentazione dei requisiti degli utenti, abbiamo deciso di utilizzare uno dei metodi più moderni disponibili per questo scopo: rappresentare i requisiti degli utenti, obiettivi e scenari mediante modelli motivazionali. Questo metodo è relativamente semplice, e consente a tutte le parti interessate essere coinvolte, mentre rappresenta in modo scrupoloso ciò che gli anziani, i caregivers, i familiari dovrebbero essere in grado di fare o raggiungere con l’aiuto delle soluzioni tecniche e quali sono gli aspetti qualitativi delle azioni da realizzare. Inoltre, questo metodo affronta esplicitamente le esigenze emotive, che sono cruciali nella progettazione di soluzioni per gli anziani.
I requisiti emotivi ci dicono come le cose da fare o da realizzare con l’aiuto delle tecnologie dovrebbero o meno far sentire gli adulti più anziani e agli altri stakeholder. Ad esempio, uno degli obiettivi funzionali perseguiti era quello di fornire stimoli cognitivi, che dovrebbero essere personalizzati, dovrebbero evitare l’infantilizzazione e far sì che l’anziano si diverta, si senta più capace e curato. Il metodo scelto ci consente di presentare requisiti funzionali, qualitativi ed emotivi all’interno di una struttura coerente: un albero degli obiettivi. L’uso degli alberi degli obiettivi ha già evidenziato temi comuni per diversi pilots, come la necessità di sistemi di allarme che si integrano perfettamente nelle routine quotidiane degli anziani, la necessità di soluzioni per alleviare la solitudine, la necessità di fornire stimoli cognitivi e fisici, la necessità di promuovere un’alimentazione sana e la necessità di sostenere i caregivers nelle case di riposo nella distribuzione di farmaci e altre attività.
L’individuazione di temi comuni è molto importante in progetti di innovazione come Pharaon, in tutta Europa. Come fase successiva dell’ingegneria dei requisiti nel progetto, saranno decisi i componenti tecnici da applicare e le loro interfacce saranno individuate e descritte con lo scopo di consentire l’interoperabilità tra i diversi componenti sulla piattaforma Pharaon. Il progetto dovrebbe infine portare all’ecosistema Pharaon, una rete sociotecnica di persone, software e hardware che lavora insieme in modo dinamico e in evoluzione per dare valore agli stakeholder del progetto.