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Finanza per l’impresa sociale: molti strumenti per nuove strategie?

La Newsletter di questo mese è dedicata ad un progetto che è divenuto biennale; iniziato lo scorso anno con Luca Barreca, Lorenzo Oprandi e Irene Rizzoli è poi proseguito con Carlo Cantarini, Mariachiara Miglietta, e Marta Pinzan, studenti aderenti alla proposta Dai un senso al profitto promossa dalla Università Bocconi di Milano.

Nell’ambito di essa, dopo la ricognizione dei diversi modelli di impresa sociale di assistenti familiari (badanti) a cui è stata dedicata l’edizione 2018, nel 2019 e 2020 la proposta di Umana Persone è stata quella di mettere al centro il tema della finanza per l’impresa sociale.

Condiviso con gli amici della Bocconi – in particolare al prof. Giorgio Fiorentini e alla prof.ssa Elena Bellio, a cui va il ringraziamento per la fattiva collaborazione – esso è stato scelto sulla base di alcune semplici considerazioni.

In questi anni l’offerta e gli attori a diverso titolo impegnati nella finanza per l’impresa sociale sono notevolmente cresciuti, come dimostra il catalogo qui presentato. Inoltre, tra gli addetti ai lavori e le organizzazioni di rappresentanza, esso è sempre più componente imprescindibile del dibattito sulle politiche di sviluppo del settore, se non dell’intero paese. Avere quindi un quadro aggiornato dei principali strumenti disponibili è un primo importante risultato.

Ma c’è un secondo fondamentale motivo, prioritario per Umana Persone e per le cooperative che compongono la rete, ovvero quello di disporre di un supporto che incrementi la conoscenza e la competenza nel poter utilizzare tali strumenti. La guida interattiva sulla individuazione del migliore finanziamento tra i molti possibili è, grazie alla sua semplicità, uno strumento alquanto efficace sia per le imprese sociali che -ci permettiamo di indicarlo- per i finanziatori.

Gli operatori della finanza come delle imprese sociali, infatti, verificano spesso quanto non sia facile comprendere i bisogni degli uni e le soluzioni degli altri, trovare cioè la convergenza dei reciproci interessi, economici in primis, ma anche reputazionali e relazionali. 

Una necessità ineludibile, soprattutto in un tempo non facile come l’attuale.

Qui di seguito troverete i risultati del lavoro svolto:

Guida all’utilizzo dei principali strumenti di finanza sociale – Scarica la guida

Qual è il miglior finanziamento per te?Scarica la presentazione

Il Primo Webinar Del Sito Pilota Italiano

Il 24/07/20 sulla piattaforma Zoom si è tenuto il primo webinar del pilota italiano.

L’incontro era rivolto principalmente al mondo della cooperazione sociale e hanno partecipato circa 50 persone.

Durante il webinar il gruppo di coordinamento del pilot Italiano ha presentato il progetto Pharaon e il contesto europeo in cui è inserito, gli scenari attesi per l’Italia e le azioni pilota rapide messe in atto per rispondere all’emergenza Covid-19.

Durante il dibattito che è seguito alle diverse presentazioni e .che ha coinvolto i principali rappresentanti della cooperazione sociale sia a livello regionale che nazionale, è emersa la necessità di mantenere l’attenzione soprattutto sui seguenti temi:

• Open Innovation: per Pharaon è un aspetto centrale. Attraverso le attività di co-creazione vengono coinvolti tutti gli stakeholder, a vari livelli.

• Trasformazione digitale: Pharaon contribuisce alla realizzazione di questo percorso.

• Gestione e proprietà dei dati

• Livelli occupazionali: Pharaon presta molta attenzione alle problematiche derivanti dagli aspetti etico-legali, quindi questo è un ambito particolarmente curato.

• Definizione di nuovi modelli di servizio: tutto deve essere costruito, quindi il ruolo di Pharaon è fondamentale nella definizione di nuove regole all’interno dei servizi sociali.

Puoi vedere la videoregistrazione del webinar qui:

The first webinar of the Italian pilot was held on 24/07/20 on the Zoom platform.

The meeting was aimed primarily at the world of social cooperation and around 50 people attended.

During the webinar the Italian Pilot Board has presented the Pharaon project and the European context in which it is inserted, the expected scenarios for Italy and the fast pilot actions put in place to respond to the Covid-19 emergency.

During the discussion that followed the various presentations and involved the main representatives of social cooperation both at regional and national level, the need has emerged to keep attention especially on the following topics:

• Open Innovation: for Pharaon it is a central aspect. Through co-creation activities all stakeholders are involved, at various levels.

• Digital transformation: Pharaon contributes to the implementation of this path.

• Data management and ownership

• Employment levels: Pharaon pay close attention to the problems deriving from the ethical-legal aspects, so this is an attentive topic.

• Definition of new service models: everything must be built, therefore Pharaon’s role is fundamental in defining new rules within social services.

You can see the videoregistration of the webinar here:

Fast Pilot: una pronta risposta al COVID-19 dal progetto PHARAON

Ogni anno nell’UE si stimano cinque milioni di anziani infetti all’interno delle strutture sanitarie: operatori sanitari ed assistenti sono a rischio di contrarre infezioni durante la cura del paziente stesso. Studi scientifici hanno dimostrato che circa il 50% degli arredi, dei pavimenti dei bagni e dei letti d’ospedale sarebbero contaminati da batteri Clostridium e che nel 52% delle persone l’infezione avverrebbe attraverso mani o guanti a diretto contatto con agenti infettivi presenti nell’ambiente. L’attuale diffusione di COVID-19 è solo l’ultima minaccia alla salute pubblica che le strutture sanitarie hanno dovuto affrontare.

Un modello innovativo di gestione delle attività cliniche  può essere supportato da soluzioni Robotiche e ICT (Information and Communication Technology), pensate non solo per fronteggiare il COVID-19 ma per contrastare la diffusione delle altre malattie infettive: la collaborazione tra sistemi robotici autonomi e personale clinico potrebbe dare vita a nuovi protocolli di prevenzione che contrastino efficacemente e tempestivamente la diffusione di malattie infettive capaci di mettere a rischio la salute pubblica.

La proposta di sviluppo del Fast Pilot si focalizza sull’implementazione rapida, ovvero in un periodo di due mesi, di alcuni scenari individuati: servizio di telepresenza, videochiamate, monitoraggio da remoto, come scenari di primo livello; sanificazione ambientale come scenario di secondo livello.

Alla base di questa proposta c’è l’obiettivo di ridurre drasticamente il contatto tra operatori sanitari e sociali con pazienti, a domicilio, nelle RSA, negli ospedali, proponendo sistemi robotici telecomandati in grado di supportare in alcuni compiti come la visita dei parenti o il monitoraggio dello stato delle persone.

Umana Persone, partner in Pharaon per il pilota italiano nell’area toscana, attraverso la sua rete di cooperative, ha operato direttamente sul territorio, sia nell’ambito domiciliare che nelle strutture RSA. Nello scenario di telepresenza nell’assistenza domiciliare i protagonisti sono i robot Double e Ohmni che hanno dato la possibilità di garantire una continuità di assistenza a distanza di operatori e professionisti socio-sanitari, monitorando lo stato di salute dell’anziano più volte al giorno e pilotando il robot remotamente tramite un’interfaccia web, permettendo agli anziani di mettersi in contatto con familiari e amici attraverso gli stessi robot.

Le stesse piattaforme robotiche vengono impiegate nello scenario di telepresenza in RSA, consentono agli operatori di monitorare a distanza le condizioni degli anziani affetti da/con sospetto COVID-19 e di rilevare i loro bisogni più volte al giorno senza aumentare gli accessi fisici nelle camere, tuttavia mantenendo la presenza degli operatori e riducendo l’utilizzo dei DPI.

Nello scenario di videochiamate per l’assistenza domiciliare, attraverso l’app mobile EASI (E-Assistant for Senior Development), grazie all’interfaccia utente riadattata e facilitata per gli anziani, l’anziano, oltre a potersi mettere in contatto con gli operatori socio-sanitari, ha anche la possibilità di ricevere news e informazioni personalizzate in base alle proprie preferenze, condizioni e area territoriale. In vista della sospensione o riduzione di alcuni servizi per gli anziani e per il distanziamento sociale è stato possibile garantire il monitoraggio a distanza ed il rilevamento delle condizioni critiche da parte degli operatori.

A corollario di queste attività, vengono somministrati dei questionari periodici per valutare l’efficacia delle azioni messe in campo.

L’ospedale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, partner clinico in Pharaon per il pilota italiano in Puglia, è entrato a far parte della rete regionale degli ospedali COVID-19 a partire dal 18 marzo 2020 e con le disposizioni regionali sul distanziamento sociale per la riduzione della trasmissione del virus si è mosso prontamente verso un’ applicazione della telemedicina relativamente innovativa,  ad oggi implementata solo in poche realtà e non pienamente regolamentata in Italia: la televisita. L’avvio in fase sperimentale di questo servizio permette di garantire la continuità di servizio di assistenza e visita ai pazienti in remoto grazie all’adozione sul campo di tecnologie di videoconferenza moderne, all’osservanza della regolamentazione sulla protezione dei dati, anche mediante la condivisione con i pazienti dell’informativa sulla protezione dei dati personali. A livello di processo è stato necessario l’adeguamento dei sistemi per la prenotazione delle visite ambulatoriali tramite CUP, prevedendo inoltre la possibilità di prescrivere la ricetta dematerializzata con la prospettiva auspicabile dell’ottenimento del riconoscimento economico per  le prestazioni erogate in videoconferenza. A prescindere dal contesto in cui essa è nata,  la soluzione sarà adottata anche in futuro.

Al contempo è stato messo in piedi un sistema di monitoraggio remoto a sostegno del paziente guarito da COVID-19 ,con l’obiettivo di assicurare il follow-up delle condizioni di salute nelle prime fasi successive alla dimissione ospedaliera. Il servizio viene attivato su espressa volontà del paziente dimesso. Il sistema è incentrato su una piattaforma web Zucchetti, dedicata alla raccolta di dati di interesse per i professionisti sanitari per consentire il tele-monitoraggio dei pazienti.. I parametri sotto monitoraggio sono la saturazione dell’ossigeno nel sangue, la temperatura corporea, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca; inoltre i pazienti, direttamente da casa, hanno potuto compilare dei questionari sul loro stato di salute: questo ha permesso ai professionisti sanitari di offrire assistenza in remoto multi-paziente, supportati da una dashboard interattiva sulla piattaforma web.

La spin-off della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, Co-Robotics, ha messo a disposizione una soluzione robotica modulare in grado di supportare e assistere il personale sanitario durante l’emergenza COVID-19, contribuendo alla riduzione del rischio di infezione e trasmissione del virus.

Tale soluzione è costituita da una piattaforma (MoVer-1) che fa da base mobile ad un modulo separato formato da lampade a raggi UV-C perpendicolari al pavimento e lampade a 45° per l’irraggiamento di superfici piane come letti, scrivanie e luci chirurgiche a tutela e protezione dello staff clinico, dello staff di pulizia stesso, visitatori e pazienti, con conseguente miglioramento della qualità del lavoro, riduzione del rischio di contaminazione, quindi della spesa per assistenza extra.

La sfida del progetto è quindi testare la fattibilità tecnica e l’accettabilità da parte dell’utente di una soluzione robotica in grado di mitigare in modo significativo i rischi legati alle emergenze epidemiche, promuovendo nuovi stili di convivenza dell’umanità con epidemie molto virulente. Nuove discussioni relative alla sostenibilità economica, come un nuovo modello di cura, potrebbero essere condotte anche utilizzando i risultati del fast pilot come esempio.

Fast Pilot: a prompt reply to COVID-19 from the Pharaon project

Five million elderly people are estimated to develop infections within healthcare centres in the European Union each year. In addition, also caregivers and healthcare professionals are at risk of developing infections when taking care of the patients. Scientific studies have shown that about 50% of hospital furnishing, bathroom floors and beds are contaminated with Clostridium bacteria and that 52% of individuals develop infections by direct contact of hands and gloves with infectious agents that are present in healthcare institutes. The current spread of COVID-19 is only the latest threat to public health that healthcare centres have had to face.

Clinical practice management supported by robotic technology and ICT systems may be of help not only to face the COVID-19 pandemic but also to prevent the spread of other infectious diseases: a collaboration between autonomous robotic systems and the clinical staff could give rise to new prevention protocols that can timely and effectively stop the spread of those infectious diseases that are able to put public health at risk.

The main target of the Fast Pilot is the fast (two months) implementation of some scenarios: telepresence service, videocalls, remote monitoring as first level scenarios; environmental sanitization as a second level scenario.

The challenge at the basis of this proposal is to drastically reduce social contact between patients  and caregivers at home, in nursing homes, and hospitals, by introducing remotely controlled robotic systems which are able to help in some tasks, such as allowing relatives to “visit” the elderly patient or  monitoring their health status.

Umana Persone, a partner in the Pharaon project for the Italian pilot in the region of Tuscany, through its network of cooperatives, operates directly in the territory, both at home and in nursing homes. The robotic telepresence system for home care assistance is based on the use of two robots, Double and Ohmni, through which it is possible for caregivers and social and health professionals to remotely provide the patients with assistance and to monitor their health status many times a day; moreover, by remotely driving the robot through a web interface, it is possible to let the patients keep in touch with their relatives and friends.

The same robotic platforms are used also in nursing homes: the two robots allow professional caregivers to remotely monitor the health conditions of the elderly patients affected by or suspected to have developed COVID-19 and to register their needs many times a day. This technology allows the healthcare staff to reduce physical accesses to the patients’ rooms and limit the use of personal protective equipment while always guaranteeing their presence and assistance.

About the use of videocalls for home assistance, through the mobile app EASI  (E-Assistant for Senior Development), thanks to a user-friendly interface that has been tailored to the needs of the elderly, the patient is allowed not only to be constantly in contact with the healthcare staff but also to receive news and personalized information based on the patient’s preferences, conditions and geographic area. Thanks to this technology it was possible to guarantee constant monitoring and to detect possible critical conditions when hospital and outpatient services were suspended because of the regulations on social distancing.

In addition, patients, caregivers and the healthcare staff are periodically invited to fill out a survey for the evaluation of the efficacy of the assistance being provided.

The research hospital “Casa Sollievo della Sofferenza” is a clinical partner of the Pharaon project for the Italian pilot in the Apulia region. It entered the regional network of COVID-19 hospitals on 18th March 2020, and, to comply with the dispositions on social distancing for the reduction of virus transmission, has promptly introduced a telemedicine system which is relatively new and, having been adopted in only few centres so far, it is not yet fully regulated in Italy: teleconsultation. The experimental phase of this service has ensured that outpatient services could continue to be provided remotely. This was possible through the use of modern videoconferencing technologies and by fully adhering to the regulations on data protection, e.g. by sharing the privacy disclaimer on data protection with the patients. The hospital reservation system for outpatient services has been adapted to let patients do reservations from home. This readaptation includes the possibility to make electronic prescriptions in the hope that outpatient services provided via videocall will be recognized eligible for reimbursement by the Region. This technological solution will be adopted also in the future, regardless of the current emergency situation.

At the same time, a remote monitoring system has been set up to support patients recovered from COVID-19, with the objective to guarantee medical follow-up during the first phases after hospital discharge. The service is started on the expressed will of the discharged patient. The system is centered on the “Zucchetti” web platform, which has been designed for the collection of data of interest for the healthcare professionals to enable the telemonitoring of patients. Monitored parameters are: blood oxygen saturation, body temperature, blood pressure and heart rate. Moreover, patients are administered surveys on their health status and enabled to fill them out directly from home, which allowed caregivers and physicians to offer multi-patient remote assistance with the support of an interactive dashboard on the web platform.

The Co-Robotics spin-off of the Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, partner in Pharaon, has provided a modular robotic solution which is able to support the healthcare practice during the Covid-19 emergency, reducing the risk for infections and transmission of the virus.

This solution is based on the use of a platform (MoVer-1) that acts as a mobile base to a separated module, made of UV-C rays lamps perpendicular to the floor and 45° rotated lamps for the irradiation of flat surfaces, such as beds, desks, surgical lights, in order to protect the clinical staff, the cleaning staff, visitors and patients from possible risks of contamination, thus limiting the expenditure for supplemental assistance and improving the quality of the work conditions.

The aim of this project is therefore to test the technical feasibility of robotic technology in the described contexts and to evaluate to which extent it is accepted by the users as a means to promote new social lifestyles during epidemics that would contribute to limiting the risks related to very dangerous virus spreading. The results of this fast pilot may pave the way for future discussions on economic sustainability, such as a new care model.

Co-Design Servizi Sito Pilota Italiano

Il pilota italiano comprende due siti pilota: Umana Persone che opera nella Regione Toscana e l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza situato in Puglia. Per la definizione dei servizi del progetto Pharaon sono stati reclutati 73 partecipanti complessivamente nei due siti pilota (22 anziani, 22 caregiver informali e 29 professionisti). In particolare, sono stati raccolti 61 feedback attraverso video interviste ed è stato organizzato un workshop virtuale che ha coinvolto 12 professionisti. L’analisi dei dati acquisiti durante le interviste ha dunque permesso l’identificazione dei servizi di interesse per il pilot italiano.

Servizio di monitoraggio: grazie a questo servizio, la persona anziana sarà monitorata a casa ed in contatto con i suoi familiari in modo da consentire una migliore organizzazione dell’assistenza e del supporto. Per esempio, il monitoraggio delle condizioni ambientali può essere effettuato dal sistema Pharaon mediante sistemi di sensori in grado di misurare la temperatura, la luce ed il movimento. Inoltre, l’anziano potrà essere supportato dai dispositivi del sistema Pharaon per monitorare l’assunzione di farmaci controllando in maniera automatica l’aderenza alla terapia. Il sistema Pharaon, se necessario, potrà attivare una chiamata d’emergenza che consenta ai caregiver di intervenire tempestivamente in situazioni di pericolo e di contattare i familiari.

Stimolazione fisica e cognitiva: Il sistema Pharaon proporrà esercizi cognitivi e fisici personalizzati da eseguire a casa. Il sistema analizzerà i dati raccolti e li comunicherà al caregiver di riferimento che potrà, di conseguenza, personalizzare il piano. Questo servizio stimolerà gli anziani ad avere uno stile di vita più sano. Il servizio potrebbe colmare la lacuna dovuta alla mancanza di operatori in grado di eseguire questo tipo di trattamento a domicilio e ridurrebbe il numero di volte che la persona anziana deve recarsi in ospedale per eseguire la stimolazione cognitiva.

Promozione della socializzazione:in questo servizio il sistema Pharaon cercherà di promuovere il legame con la famiglia e gli amici attraverso videochiamate, partecipazione a gruppi sociali o promozione di eventi.Inoltre, il sistema invierà periodicamente informazioni agli anziani sulla salute, sugli eventi sociali, sulle novità del progetto.

Per maggiori informazioni: https://www.youtube.com/watch?v=Z5xKZk4asV8

Co-Design Services Italian Pilot Site

The Italian pilot includes two pilot sites: Umana Persone operating in the Region of Tuscany and Casa Sollievo della Sofferenza Hospital located in Puglia. A total of 73 participants were recruited in the two pilot sites (22 elderly, 22 informal caregivers and 29 professionals) for the definition of the Pharaon project services. In particular, 61 feedback were collected through video interviews and a virtual workshop involving 12 professionals was organized. The analysis of the data acquired during the interviews allowed the identification of the services of interest for the Italian pilot.

Monitoring service: thanks to this service, the elderly person will be monitored at home and in contact with their families in order to allow a better organization of assistance and support. For example, the monitoring of environmental conditions can be carried out by the Pharaon system using sensor systems able to measure temperature, light and movement. In addition, the elderly can be supported by the devices of the Pharaon system to monitor medication intake by automatically controlling adherence to therapy. The Pharaon system, if necessary, can activate an emergency call that allows caregivers to intervene quickly in dangerous situations and to contact family members.

Physical and cognitive stimulation: The Pharaon system will propose personalized cognitive and physical exercises to be performed at home. The system will analyze the data collected and communicate it to the caregiver who can, consequently, customize the plan. This service will stimulate elderly people to have a healthier lifestyle. The service could fill the gap due to the lack of caregivers able to perform this type of treatment at home and would reduce the number of times the elderly person has to go to the hospital to perform cognitive stimulation.

Promotion of socialization: in this service the Pharaon system will try to promote the bond with family and friends through video calls, participation in social groups or promotion of events. In addition, the system will periodically send information to seniors about health, social events, and news of the project.

For more information: https://www.youtube.com/watch?v=3lgVDOobAm4&t=21s

Le opinioni dei nostri partner europei

Kuldar Taveter, a capo della cattedra di ingegneria dei software e sistemi informativi e professore Associato in Sistemi Informativi dell’Università di Tartu (Estonia), è il responsabile delle azioni di definizione dei requisiti dei pilots e degli utenti.

I team dei siti pilota del progetto Pharaon hanno svolto un ottimo lavoro nel sollecitare e rappresentare i requisiti degli utenti dei singoli pilots del progetto. Il piano originale era di sollecitare i requisiti degli utenti attraverso seminari di co-design, per consentire agli anziani di avere più voce in capitolo nelle soluzioni da progettare e sviluppare per loro. Tuttavia, a causa dello scoppio del virus COVID-19 in Europa, solo un pilot ha potuto organizzare due seminari di coprogettazione, mentre gli altri pilots hanno dovuto fare affidamento su altri metodi, come interviste telefoniche e sondaggi web.

Per la rappresentazione dei requisiti degli utenti, abbiamo deciso di utilizzare uno dei metodi più moderni disponibili per questo scopo: rappresentare i requisiti degli utenti, obiettivi e scenari mediante modelli motivazionali. Questo metodo è relativamente semplice, e consente a tutte le parti interessate essere coinvolte, mentre rappresenta in modo scrupoloso ciò che gli anziani, i caregivers, i familiari dovrebbero essere in grado di fare o raggiungere con l’aiuto delle soluzioni tecniche e quali sono gli aspetti qualitativi delle azioni da realizzare. Inoltre, questo metodo affronta esplicitamente le esigenze emotive, che sono cruciali nella progettazione di soluzioni per gli anziani.

I requisiti emotivi ci dicono come le cose da fare o da realizzare con l’aiuto delle tecnologie dovrebbero o meno far sentire gli adulti più anziani e agli altri stakeholder. Ad esempio, uno degli obiettivi funzionali perseguiti era quello di fornire stimoli cognitivi, che dovrebbero essere personalizzati, dovrebbero evitare l’infantilizzazione e far sì che l’anziano si diverta, si senta più capace e curato. Il metodo scelto ci consente di presentare requisiti funzionali, qualitativi ed emotivi all’interno di una struttura coerente: un albero degli obiettivi. L’uso degli alberi degli obiettivi ha già evidenziato temi comuni per diversi pilots, come la necessità di sistemi di allarme che si integrano perfettamente nelle routine quotidiane degli anziani, la necessità di soluzioni per alleviare la solitudine, la necessità di fornire stimoli cognitivi e fisici, la necessità di promuovere un’alimentazione sana e la necessità di sostenere i caregivers nelle case di riposo nella distribuzione di farmaci e altre attività.

L’individuazione di temi comuni è molto importante in progetti di innovazione come Pharaon, in tutta Europa. Come fase successiva dell’ingegneria dei requisiti nel progetto, saranno decisi i componenti tecnici da applicare e le loro interfacce saranno individuate e descritte con lo scopo di consentire l’interoperabilità tra i diversi componenti sulla piattaforma Pharaon. Il progetto dovrebbe infine portare all’ecosistema Pharaon, una rete sociotecnica di persone, software e hardware che lavora insieme in modo dinamico e in evoluzione per dare valore agli stakeholder del progetto.

Presentazione del partner Orthokey

Chi siamo

ORTHOKEY è una PMI con esperienza e competenze altamente qualificate in ambito socio-sanitario, contesto nel quale da circa venti anni sviluppa soluzioni avanzate e fornisce servizi innovativi. È una azienda certificata dal 2008 per la produzione di soluzioni medicali secondo la direttiva ISO 13485.

ORTHOKEY ha competenze e soluzioni specifiche sia nel settore delle tecnologie avanzate per la chirurgia assistita che nel contesto dei servizi a supporto dell’invecchiamento sano e attivo.

Quale è il nostro approccio

Attraverso un approccio di “co-creation” con “stakeholders” chiave, ORTHOKEY implementa e supporta percorsi di innovazione, con la prospettiva di abbinare sempre l’innovazione introdotta con la sua usabilità, flessibilità e sostenibilità. Tale approccio è sostenuto da competenze tecniche all’avanguardia, profonda conoscenza del mercato socio-sanitario e collaborazione con opinion leader internazionali.

La nostra storia nell’ambito dei progetti finanziati

ORTHOKEY da sempre investe nella creazione di partnership con centri clinici e di ricerca internazionali allo scopo di sostenere la realizzazione di soluzioni avanzate in ambito socio-sanitario. In questa prospettiva, ha partecipato negli anni a vari progetti strategici sia a livello nazionale che europeo nei settori ICT, Connected Health e Ambient Assisted Living.  Attualmente è partner di alcuni progetti di riferimento nell’ambito della chirurgia assistita quali: VOSTARS (G.A. No. 731974) e BDKNEE (G.A. No. 853943).

Una menzione speciale tra i progetti in corso merita il progetto MEFISTO (G.A. No. 814444), dove è responsabile della definizione di KPI (Key Performance Indicators) e del relativo framework per la valutazione di impatto di una soluzione avanzata nel campo dei nano – biomateriali funzionalizzati per la rigenerazione del tessuto del menisco.

Il nostro ruolo nel progetto Pharaon

Nell’ambito del progetto PHARAON, ORTHOKEY, oltre ad essere partner del pilot italiano, guida le attività di “Impact assurance”, ovvero si occupa di coordinare strategie ed azioni per la massimizzazione dell’impatto del progetto sia a livello dei singoli siti pilota (pilot sites), interagendo con “decision makers” locali, sia presso “decision makers” Europei.

Inoltre, ORTHOKEY è leader del “task” relativo alla generazione dell’evidenza dell’impatto dell’innovazione implementata nel progetto. In tale attività, ad ORTHOKEY si affianca l’azienda MEDEA S.r.l., che ha pluriennale esperienza nell’ambito. Ad avvalorare tale competenza di MEDEA, ricordiamo, tra le varie esperienze, il ruolo di leadership attualmente ricoperto nell’ambito del progetto europeo ACTIVAGE ( G.A: No 732679) relativamente alla valutazione socio-economica dell’impatto delle soluzioni IoT nel settore “Active and Healthy Ageing” (AHA).

Perché è importante generare evidenza dell’impatto dell’innovazione?

Nell’ambito dell’innovazione di prodotto e di servizio, la valutazione di impatto è un elemento fondamentale in grado di guidare i “decision makers” durante il processo decisionale e, dunque, di favorire l’ingresso di soluzioni innovative sul mercato.

ORTHOKEY e MEDEA supportano tale processo generando evidenza del valore multidimensionale dell’innovazione, ed in particolare valutandone l’impatto sulla qualità della vita degli utenti, il loro livello di accettazione ed il contributo che essa è capace di fornire alla sostenibilità dei servizi.

Presentation of Orthokey

Who we are

ORTHOKEY is an SME with highly qualified experience and skills in the socio-health sector, a context in which it has been developing advanced solutions and providing innovative services for about twenty years. It is a company certified since 2008 for the production of medical solutions according to the ISO 13485 directive.

ORTHOKEY has specific skills and solutions both in the field of advanced technologies for assisted surgery and in the context of services to support healthy and active aging.

What is our approach

Through a “co-creation” approach with key “stakeholders”, ORTHOKEY implements and supports innovation paths, with the prospect of always combining the innovation introduced with its usability, flexibility and sustainability. This approach is supported by cutting-edge technical skills, in-depth knowledge of the socio-health market and collaboration with international opinion leaders.

Our history in the field of funded projects

ORTHOKEY has always invested in partnerships creation with international clinical and research centers in order to support the creation of advanced solutions in the social-health sector. In this perspective, it has participated over the years in various strategic projects both at national and European level in the ICT, Connected Health and Ambient Assisted Living sectors. It is currently involved as partner in some reference projects in the field of assisted surgery such as: VOSTARS (G.A. No. 731974) and BDKNEE (G.A. No. 853943).

A special mention among the ongoing projects deserves the MEFISTO project (GA No. 814444), where it is responsible for the definition of KPI (Key Performance Indicators) and the related framework for the impact assessment of an advanced solution in the field of nano-biomaterials functionalized for meniscus tissue regeneration.

Our role in the Pharaon project

As part of the PHARAON project, ORTHOKEY, in addition to being a partner of the Italian pilot, leads the activities of “Impact assurance”, coordinating strategies and actions for maximizing the impact of the project both at the level of the individual pilot sites (pilot sites), interacting with local “decision makers” and at European “decision makers” level.

Furthermore, ORTHOKEY is the leader of the “task” related to the generation of evidence of the impact of the innovation implemented in the project. In this activity, ORTHOKEY is joined by the company MEDEA S.r.l., which has many years of experience in the field. To corroborate this MEDEA’s expertise, we recall, among the various experiences, the leadership role currently held within the European project ACTIVAGE (GA: No 732679) relating to the socio-economic evaluation of the impact of IoT solutions in the “Active and Healthy Aging” domain (AHA).

Why is it important to generate evidence towards innovative service/solution impact?

In the area of product and service innovation, the impact assessment is a fundamental element capable of guiding the “decision makers” during the decision-making process and, therefore, favoring the entry of innovative solutions on the market.

ORTHOKEY and MEDEA support this process by generating evidence of the multidimensional value of innovation, and in particular by evaluating its impact on the quality of life of users, their level of acceptance and the contribution it is able to provide to the sustainability of services.

Pharaon: non solo un progetto

In questa seconda newsletter, oltre che raccontarvi quanto è stato fatto negli ultimi mesi e presentare un altro partner del network italiano, Orthokey, vorremmo condividere la crescente convinzione che Pharaon non è solo un progetto sperimentale, ma sempre più rappresenta un modo, una visione, per affrontare l’inderogabile innovazione, soprattutto alla luce della pandemia, nei servizi alle persone anziane.

E’, in fondo, quanto ci hanno detto i diversi interlocutori, istituzionali e della cooperazione sociale, con cui a fine luglio abbiamo realizzato una partecipata e qualificata conference call, la prima di una serie, di presentazione di Pharaon.

Fin dalla fase di costruzione della proposta progettuale vi era consapevolezza della necessità di provare ad integrare non solo le diverse soluzioni tecnologiche, ma anche le diverse mission degli attori partecipanti.

In altri termini, l’interconnessione dei dispositivi porta con sè forme di partnership nuove tra istituzioni, erogatori di servizi, produttori e centri di ricerca. Un mix fra profit, non profit e public ad alto valore aggiunto, per chi vi partecipa ma soprattutto per chi, utilizzando i dispositivi, può migliorare la propria condizione di vita e di lavoro, siano questi anziani, loro familiari, o cargiver professionali.

PHARAON: NOT ONLY A PROJECT

This second number of our newsletter presents some updates from the last months and introduces one of the partners of the Italian pilot, Orthokey. It also explains why, in our opinion, Pharaon is not only an experimental project, but also a new way to see and address the need of innovation in providing services to older adults, particularly after the pandemic crisis.

These were the findings of an interesting conference about the dissemination of the project held on July, 24th where many social and institutional entities partecipated.

Since the design and implementation stages of the project there were intention and awareness of integrating not only different technologies but also the different missions and visions of each partner. Therefore, the interconnection of devices entails new partnerships between public institutions, providers of health and technological services, and R&D entities.

It’s a sort of mix of corporate, not for profit and public ideas with high added value for participants and mostly for the final users – i.e. older adults, formal or informal caregivers – who can get better life and work conditions.

D.A.T.A.COOP.S. – DIGITALIZZAZIONE, AUTOMAZIONE ETECNOLOGIE ASSISTIVE NELLA COOPERAZIONE SOCIALE

Progettato e realizzato con Pegaso Network, consorzio di cooperative sociali e agenzia formativa accreditata, Datacoops è un percorso modulare che permette ai dirigenti e ai referenti delle cooperative di acquisire competenze nell’ambito delle molteplici sfaccettature del tema dell’innovazione.  Per lo specifico delle tecnologie, grazie a Datacoops, dirigenti, progettisti, case manager e altre figure cardine nella gestione dei servizi, stanno partecipando a percorsi formativi dedicati. Da più di un anno e con termine in autunno, con questo progetto finanziato dalla Regione Toscana sul bando Strategia Industriale 4.0., si sono potuti realizzare incontri formativi/laboratoriali con esperti di vari ambiti (esperti di tecnologie assistive, geriatri, consulenti di valutazione di impatto, manager dell’innovazione, ingegneri di robotica, ecc.. ) e visite guidate anche all’estero.

INSIDE OUT

È in dirittura d’arrivo la firma della convenzione con il Dipartimento delle Politiche per la Famiglia- Presidenza del Consiglio dei Ministri- per l’avvio del progetto Inside- Out. 

Inside-Out è un progetto multi-centrico, che interesserà 6 province toscane, con relativi comuni/zone distretto, rappresentative di diversi contesti (metropolitani, urbani, rurali-montani) e prevede la sperimentazione di una soluzione integrata tra approccio assistenziale tradizionale e tecnologie assistive, per far fronte a fenomeni di isolamento e perdita/indebolimento della rete relazionale e del caregiving di anziani che vivono soli e sono in una situazione di confinamento domestico.

Attraverso l’utilizzo di smart TV gli anziani potranno entrare in comunicazione con familiari e operatori, partecipare ad attività di socializzazione e svolgere attività di stimolazione cognitiva, il tutto integrato con l’animazione territoriale classica, che permetterà di mantenere attivi i contatti “di persona”.

Le cooperative coinvolte sono Di Vittorio (capofila), Pane e Rose, Progetto 5, Quadrifoglio, Uscita di Sicurezza, Zelig.