IL PROGETTO “DAI UN SENSO AL PROFITTO” E LE RICADUTE FORMATIVE

Elena Bellio
Ricercatrice presso il CERMES Bocconi – Centro di Ricerca su Marketing e Servizi – Università Bocconi Milano

 

Il progetto “Dai un Senso al Profitto” giunto in questo 2020 alla sua IX edizione, è promosso dall’Università Bocconi di Milano con lo scopo di valorizzare l’integrazione dei principi economici con quelli sociali.

Si tratta di una vera opportunità formativa, aperta agli studenti di tutti i corsi di laurea sia in lingua italiana che inglese (triennali, magistrali e a ciclo unico), che garantisce un’esperienza pratica nel mondo del lavoro.

Il valore specifico generato è dato dalla scelta di una rosa di progetti in grado di offrire un impatto tangibile e positivo sulla società, in altre parole “dando un senso al profitto”. Le adesioni al progetto avvengono sulla base di candidature spontanee e, dopo un articolato processo di selezione, gruppi costituiti al massimo da tre ragazzi vengono assegnati ad un progetto imprenditoriale ad alto contenuto sociale o culturale, da realizzare all’interno di una delle imprese che partecipano all’iniziativa. Il progetto ha una durata di circa quattro-cinque mesi nei quali ogni gruppo viene affiancato da un tutor dell’Università per ricevere assistenza negli aspetti più metodologici ed operativi delle attività. Agli studenti viene quindi data la possibilità di entrare – spesso per la prima volta – nel mondo del lavoro in modo diretto, con la certezza di essere coinvolti in qualcosa di realmente concreto.

Sono ormai diversi anni che UP Umana Persone partecipa al progetto “Dai un Senso al Profitto”, diventando una delle Organizzazioni in grado di offrire un forte supporto formativo agli studenti grazie alla capacità di definire un obiettivo lavorativo chiaro, strutturato e al contempo altamente stimolante.

Quest’anno Carlo Cantarini, Mariachiara Miglietta e Marta Pinzan hanno lavorato sullo sviluppo di un glossario destinato alle imprese sociali, al fine di aiutare ad individuare il tipo di finanziamento che meglio si adatta alle diverse esigenze.

Ad oggi sempre più attori si avvicinano al mondo del non profit, attraverso specifiche offerte di finanziamento. L’obiettivo è stato quello di individuare, definire e catalogare i principali strumenti finanziari appositamente ideati per il terzo settore, andando ad analizzarne nel dettaglio il funzionamento.

Si tratta di un progetto a cui UPUmana Persone crede molto e che, grazie ai suoi specifici contenuti, ha consentito agli studenti non solo di mettere in gioco le proprie competenze manageriali derivanti dal percorso universitario fin qui svolto, ma soprattutto di comprendere come tali conoscenze possano essere indirizzate, quasi in modo automatico e naturale, alla creazione di impatto sociale.

Andando a valutare più nello specifico i benefici che questa esperienza ha offerto ritengo ci si possa focalizzare su tre principali livelli tra loro fortemente connessi e tutti rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi inizialmente definiti dal progetto stesso.

Innanzitutto è necessario fare riferimento alla crescita di tipo professionale, data dall’inserimento stesso in un’organizzazione, con la necessità di lavorare con altri e imparando a sapersi confrontare non solo con i propri coetanei, ma anche con profili più esperti.

Vi sono poi le abilità pratiche date dalla capacità di far confluire le proprie conoscenze in una metodologia lavorativa di rispetto e rigore delle regole e delle scadenze.

Un terzo aspetto, quello caratterizzante l’anima di questa iniziativa, è l’aver consentito ai partecipanti di occuparsi di qualcosa vicino ai propri interessi ed ideali, imparando che il profitto può essere adeguatamente raggiunto rafforzando costantemente la propria espressione sociale.

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