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Pensavamo di bere solo un caffè, virtuale, in compagnia…

UP Caffè voleva essere, in questo tempo di distanziamento e confinamento, un modo per continuare a condividere idee, preoccupazioni, analisi, insomma discutere tra colleghi e amici del nostro lavoro, così come si fa normalmente davanti ad una macchina del caffè.

Ed effettivamente così è stato.

Solo che, un po’ per i mezzi – una piattaforma per le video call – e soprattutto per l’interesse sui temi affrontati, queste finte pause virtuali sono diventate veri e propri seminari di ricerca.

Il percorso fatto, e di cui ringraziamo gli Amici/le Amiche esperti/e che hanno fatto le introduzioni, ci ha permesso di spaziare dal nuovo diritto “emergenziale” del lavoro (Pasqualino Albi), a come la tecnologia può aiutarci a fronteggiare le emergenze (Laura Fiorini), al futuro possibile per l’imprenditoria sociale (Giorgio Fiorentini), alla gestione della privacy come investimento (Gianna Vignani), all’impatto sul sociosanitario della pandemia Covid 19 (Maurizio Bonati).

Riconsegniamo il risultato di questi incontri in forma di registrazioni video tramite la playlist dedicata sul nostro canale YouTube, perché il tutto possa continuare ad essere usato da chi fosse interessato, e nel ringraziare per le intense ore passate insieme, ci auguriamo che questo possa far rimanere vivo l’interesse a continuare, speriamo a breve e con nuove modalità, questo dialogo a distanza che, per la verità, ha messo in luce passioni molto prossime.

Vi invitiamo a rimanere aggiornati sulle iniziative della Rete seguendoci sui nostri profili social:

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Covid-19. Ripensare il socio sanitario: prospettive per l’impresa sociale.

GIOVEDì 7 MAGGIO – ore 15:30 – 6° UP CAFFE’ con Dott. Maurizio Bonati, Capo Dipartimento Sanità Pubblica, Istituto Mario Negri, Milano.

La pandemia di coronavirus ha disvelato, in modo drammatico, le debolezze e le contraddizioni del nostro modello sanitario. Insieme e forse non meno importante della carenza di risorse, in queste settimane il modello federalista sanitario, la prevenzione, la medicina di base, l’organizzazione dei reparti intesivi, i servizi territoriali, il rapporto con i servizi sociosanitari, solo per indicare alcuni “fronti caldi”, sollecitano ripensamenti profondi. E dentro questo quadro, quale ruolo è chiamata a svolgere l’imprenditoria sociale?

Guarda la registrazione della video conferenza su ZOOM

Pagina in aggiornamento con approfondimenti sull’evento, continuate a visitare il sito umanapersone.it

Tecnologie, privacy e sicurezza

GIOVEDì 30 APRILE – ore 15:30 – 5° UP CAFFE’ con la Dott.ssa Gianna Vignani, Avvocato e Collaboratrice della Rete UP

Ci sono diritti che possono esser negati o compressi in situazioni di emergenza e fino a che punto?  L’emergenza sanitaria può giustificare ingerenze massive nella vita privata, attraverso la tracciabilità di ogni movimento e ogni contatto tra le persone grazie all’uso di tecnologie digitali come da più parti invocato? Il mondo digitale, in cui si raccolgono i nostri dati, ha dinamiche complesse e difficilmente gestibili: tanti attori, tante fonti, una costante duplicazione delle informazioni con una persistenza delle stesse difficilmente controllabile, ed in ultimo una fisiologica fragilità della rete rendono ogni intervento sui diritti digitali assai più rischioso di quanto avvenga nel mondo fisico. E come, le imprese sociali, debbono misurarsi con questi scenari?

Guarda la registrazione della video conferenza su ZOOM
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Impresa sociale: rifondare l’economia sociale?

GIOVEDì 23 APRILE – ore 15:30 –  4° UP CAFFE’ con Prof. Giorgio Fiorentini, Ordinario di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche presso Università Bocconi

Dalle grandi crisi nascono grandi opportunità. Oggi, in conseguenza dell’emergenza che stiamo vivendo, abbiamo l’occasione di ripensare e superare i modelli socio- economici in uso, di cominciare a individuare strumenti di misurazione dello sviluppo umano più naturali e più connessi con il nostro effettivo benessere. Le imprese sociali, più degli altri attori del mercato, hanno la responsabilità di proporre nuovi, paradigmi, e di alimentare il fuoco del cambiamento. Come e per quali scenari?

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Le tecnologie al servizio della gestione dell’emergenza. L’esperienza cinese.

GIOVEDì 16 APRILE – ore 15:30 – 3° UP CAFFE’ con Dott.ssa Laura Fiorini, PhD Istituto di Biorobotica Scuola Superiore Sant’Anna Pisa

Di fronte alla prima emergenza sanitaria nell’epoca dell’intelligenza artificiale, seppure in una situazione drammatica e complicata, ancora una volta, la Cina ha indicato una via.

Solo per fare un esempio, le compagnie telefoniche cinesi e alcune applicazioni (ad esempio quelle delle ferrovie statali) hanno approntato dei sistemi attraverso i quali le persone hanno potuto controllare se nel corso dei propri spostamenti in treno o aereo, erano vicini o a contatto con qualcuno che è finito poi contagiato o peggio ancora ammalato e ricoverato in qualche ospedale. Proviamo a capire insieme come le tecnologie possono essere aiutare l’uomo nella gestione delle emergenze: cosa è già disponibile, cosa sarebbe auspicabile, quali problemi inediti pongono?

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Il lavoro nella cooperazione sociale al tempo del Covid-19

GIOVEDì 9 APRILE –  ore 15:30 – 2° UP CAFFE’ con Pasqualino Albi, Avvocato e Ordinario di diritto del lavoro presso Università di Pisa

I decreti governativi, necessariamente, hanno inciso anche nell’ambito del diritto del lavoro, da più punti di vista. Nello specifico delle cooperative sociali che si occupano di servizi alla persona come si declinano queste norme? Se e dove si collocano i rischi di interpretazione e quindi quali problematiche debbono essere considerate dalle imprese per affrontare in modo corretto il rapporto di lavoro in un contesto emergenziale come l’attuale?

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A casa per il covid – il questionario

La Rete, alla luce della collaborazione attiva da tempo con l’Istituto Mario Negri di Milano, partecipa volontariamente alla promozione di questa indagine perché ne condivide la necessità e l’importanza: bit.ly/aCasaPerIlCovid

Molti nostri servizi sono svolti a domicilio e altresì molte famiglie dei nostri operatori/trici sono stressate da questo impegno di mamma o papà.

Maurizio Bonati, pediatra, lavora all’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano dal 1973. Si è occupato di Neurochimica, di Farmacologia Clinica e di Farmacologia Clinica Perinatale.

Dal 1993 è Responsabile del Laboratorio per la Salute Materno-Infantile e Direttore del Centro di Informazione sul Farmaco e la Salute. Dal 2008 è Capo del Dipartimento di Salute Pubblica. E’ autore o coautore di alcune centinaia di pubblicazioni scientifiche, e collabora alla redazione di riviste scientifiche nazionali e internazionali; è Direttore Redazionale di Ricerca & Pratica.

Maurizio è anche promotore e assistente di progetti di ricerca nei Paesi con scarse risorse, in particolare in America Latina. Ha inoltre partecipato a numerose missioni internazionali per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra le quali nella Ex Yugoslavia in tempo di guerra. 

Guarda il video:

Quali prospettive per la cooperazione sociale?

GIOVEDì 2 APRILE –  ore 15:30 – 1° UP CAFFE’ con Dott.ssa Eleonora Vanni, Presidente nazionale Legacoop sociali

Il settore della cooperazione sociale occupa oltre 350 mila lavoratori e garantisce in quota parte il welfare italiano e conseguentemente la tenuta sociale ed economica del nostro paese. In un momento in cui, con grandi difficoltà i cooperatori stanno continuando a prestare la propria professionalità per erogare servizi alle persone in difficoltà, iniziamo ad interrogarci sugli scenari post-coronavirus. Come cambierà il quadro socio-economico in cui si collocano, quali strumenti sarà necessario mettere in campo, come dovremo ripensare ruoli e responsabilità?

Per ricevere l’invito alla conference call, contattare l’indirizzo email: segreteria@umanapersone.it, o il numero: 345.9158610.

Pagina in aggiornamento con approfondimenti sull’evento, continuate a visitare il sito umanapersone.it

Una rete in rete, senza ritorno….

Da tempo ci stavamo preparando a rafforzare il lavoro di UP Umanapersone on-line. L’Hi-Tech è sempre stato considerato, fin dall’avvio di questa nostra esperienza, una delle prospettive fondamentali della rete.

Una prospettiva assunta, con tanti importanti partners, per il ripensamento dei modelli di servizio (con i progetti Pronto Badante, Datacoops, Pharaon e Inside out) ma anche per immaginare i conseguenti modelli di business.

L’emergenza coronavirus ci ha spinto, come altri, affinché facessimo il salto “smaterializzando” il nostro lavoro – senza diminuirne il valore – su una piattaforma aziendale propostaci dagli amici di Techsoup di Milano, impresa sociale di servizio per la digitalizzazione del non profit.

Con essa stiamo riconfigurando il nostro sistema di lavoro e questa newsletter vuole dare conto dello stato di avanzamento a chi, interno od esterno a UP, è in rapporto con noi.

Oltre 60 persone, infatti, partecipano in modo sistematico ai diversi gruppi di progetto che sono alla base della nostra attività di ricerca e sviluppo. Almeno altrettante sono quelle appartenenti a società ed enti partners, in rapporto settimanale o quindicinale con noi. Numeri destinati a crescere, visto che solo nell’ambito del progetto Pharaon abbiamo iniziato a lavorare con 40 partners di 11 paesi europei.

Una riconfigurazione che, auspicando in ogni caso che l’emergenza coronavirus finisca presto, rappresenta sicuramente un punto di non ritorno, fatto particolarmente rilevante dal punto di vista della cultura organizzativa di UP e delle imprese sociali socie.

Avremo modo di ritornare a parlarne perché, ne siamo certi, il futuro che ci attende dipenderà in buon parte dalla cultura organizzativa che sapremo inventarci.  

A network in a network, and no looking back

For some time now we have been preparing to strengthen UP online presence.

High tech has always been considered, from the beginning of our experience, one of fundamentals of the network.

Thanks to many important partners, we can use this new approach to rethink the way to deliver services and also to plan new business models.

The coronavirus emergency prompted us, like others, to dematerialise our work – without diminishing its value – on a corporate platform recommended by Techsoup in Milan, a social service company for the digitalisation of no profits.

We are reconfiguring our work systems and this newsletter aims to update our progress to all the relevant people involved.

Over 60 people regularly take part in our research and development team projects and just as many – belonging to companies and partners- keep in touch weekly or fortnightly.

Our network is set to expand, considering that only within the Pharaon Project we started working with 40 partners and 11 European countries. 

Hoping that the coronavirus emergency will end soon, after this company reshaping we won’t look back and it will be particularly relevant for the way we and our associates organise ourselves.

We will have the chance to talk about it again because future will depend on the way we face the challenge.

Visit our website for updates, and do not hesitate to contact us for any further information.

Best regards

In questo momento particolare, la Rete dà vita ad una nuova iniziativa: UP Caffè, un “coffee break in amicizia”, un momento della giornata da trascorrere insieme in un modo particolare (virtuale) e con argomenti altrettanto particolari (immaginare l’oltre del Covid 19).

Grazie alla disponibilità di colleghi e amici, che ringraziamo fin d’ora, ci scambieremo riflessioni, dati, idee, approfondendo ogni settimana uno degli argomenti che trovate riassunti nel Programma riportato di seguito. Insomma, proponiamo a chiunque fosse interessato di ragionare insieme sugli scenari futuri a partire dall’attualità, difficile, che stiamo vivendo. Si tratta di una nuova esperienza anche per noi tutti. Siamo convinti che abbia un valore proprio in un momento di particolare bisogno. E’ anche questo, da sempre anche con forme diverse, un modo per vivere fino in fondo il nostro essere imprese sociali. Vi aspettiamo numerosi.

GIOVEDì 2 APRILE –  ore 15:30 – 1° UP CAFFE’ con Dott.ssa Eleonora Vanni, Presidente nazionale Legacoop sociali – #noicisiamo. Quali prospettive per la cooperazione sociale?

Il settore della cooperazione sociale occupa oltre 350 mila lavoratori e garantisce in quota parte il welfare italiano e conseguentemente la tenuta sociale ed economica del nostro paese. In un momento in cui, con grandi difficoltà i cooperatori stanno continuando a prestare la propria professionalità per erogare servizi alle persone in difficoltà, iniziamo ad interrogarci sugli scenari post-coronavirus. Come cambierà il quadro socio-economico in cui si collocano, quali strumenti sarà necessario mettere in campo, come dovremo ripensare ruoli e responsabilità?

GIOVEDì 9 APRILE –  ore 15:30 – 2° UP CAFFE’ con Pasqualino Albi, Avvocato e Ordinario di diritto del lavoro presso Università di Pisa – Il lavoro nella cooperazione sociale al tempo del Covid-19

I decreti governativi, necessariamente, hanno inciso anche nell’ambito del diritto del lavoro, da più punti di vista. Nello specifico delle cooperative sociali che si occupano di servizi alla persona come si declinano queste norme? Se e dove si collocano i rischi di interpretazione e quindi quali problematiche debbono essere considerate dalle imprese per affrontare in modo corretto il rapporto di lavoro in un contesto emergenziale come l’attuale?

GIOVEDì 16 APRILE – ore 15:30 – 3° UP CAFFE’ con Dott.ssa Laura Fiorini, PhD Istituto di Biorobotica Scuola Superiore Sant’Anna Pisa – Le tecnologie al servizio della gestione dell’emergenza. L’esperienza cinese.

Di fronte alla prima emergenza sanitaria nell’epoca dell’intelligenza artificiale, seppure in una situazione drammatica e complicata, ancora una volta, la Cina ha indicato una via.

Solo per fare un esempio, le compagnie telefoniche cinesi e alcune applicazioni (ad esempio quelle delle ferrovie statali) hanno approntato dei sistemi attraverso i quali le persone hanno potuto controllare se nel corso dei propri spostamenti in treno o aereo, erano vicini o a contatto con qualcuno che è finito poi contagiato o peggio ancora ammalato e ricoverato in qualche ospedale. Proviamo a capire insieme come le tecnologie possono essere aiutare l’uomo nella gestione delle emergenze: cosa è già disponibile, cosa sarebbe auspicabile, quali problemi inediti pongono?

GIOVEDì 23 APRILE – orario da definire –  4° UP CAFFE’ con Prof. Giorgio Fiorentini, Ordinario di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche presso Università Bocconi- Impresa sociale: rifondare l’economia sociale?

Dalle grandi crisi nascono grandi opportunità. Oggi, in conseguenza dell’emergenza che stiamo vivendo, abbiamo l’occasione di ripensare e superare i modelli socio- economici in uso, di cominciare a individuare strumenti di misurazione dello sviluppo umano più naturali e più connessi con il nostro effettivo benessere. Le imprese sociali, più degli altri attori del mercato, hanno la responsabilità di proporre nuovi, paradigmi, e di alimentare il fuoco del cambiamento. Come e per quali scenari?

GIOVEDì 30 APRILE – ore 15:30 – 5° UP CAFFE’ con la Dott.ssa Gianna Vignani, Avvocato e Collaboratrice della Rete UP – Tecnologie, privacy e sicurezza.

Ci sono diritti che possono esser negati o compressi in situazioni di emergenza e fino a che punto?  L’emergenza sanitaria può giustificare ingerenze massive nella vita privata, attraverso la tracciabilità di ogni movimento e ogni contatto tra le persone grazie all’uso di tecnologie digitali come da più parti invocato? Il mondo digitale, in cui si raccolgono i nostri dati, ha dinamiche complesse e difficilmente gestibili: tanti attori, tante fonti, una costante duplicazione delle informazioni con una persistenza delle stesse difficilmente controllabile, ed in ultimo una fisiologica fragilità della rete rendono ogni intervento sui diritti digitali assai più rischioso di quanto avvenga nel mondo fisico. E come, le imprese sociali, debbono misurarsi con questi scenari?

GIOVEDì 7 MAGGIO – ore: 15:30 – 6° UP CAFFE’ con Dott. Maurizio Bonati, Capo Dipartimento Sanità Pubblica, Istituto Mario Negri, Milano.

La pandemia di coronavirus ha disvelato, in modo drammatico, le debolezze e le contraddizioni del nostro modello sanitario. Insieme e forse non meno importante della carenza di risorse, in queste settimane il modello federalista sanitario, la prevenzione, la medicina di base, l’organizzazione dei reparti intesivi, i servizi territoriali, il rapporto con i servizi sociosanitari, solo per indicare alcuni “fronti caldi”, sollecitano ripensamenti profondi. E dentro questo quadro, quale ruolo è chiamata a svolgere l’imprenditoria sociale?

La partecipazione è aperta a chiunque interessato. Chi intende partecipare può inviare una mail all’indirizzo segreteria@umanapersone.it, segnalando gli incontri di interesse.

In questo modo sarà possibile ricevere un link di accesso alla piattaforma Zoom sulla quale si svolgerà la videocall. Per ulteriori info contattare segreteria@umanapersone.it o il numero 345.9158610

Age Tech Work: Analisi predittive e Intelligenza Artificiale nei percorsi di cura.

Dal 3 al 7 Novembre 2019 un gruppo di dirigenti delle cooperative aderenti ad Umana Persone, nell’ambito del percorso formativo Datacoops, realizzato in collaborazione con Pegaso Network, è volato ad Eindhoven, in Olanda, per visitare alcune esperienze innovative nell’ambito dell’assistenza agli anziani (vedi: https://www.smart-homes.nl/,  www.tanteluise.nl, https://www.vitalisgroep.nl/).

Il viaggio è stato l’occasione per partecipare al convegno internazionale Age Tech Work che si è svolto a Bergen op Zoom. La giornata di lavoro, organizzata da enti di ricerca ed erogatori di servizi socio-sanitari olandesi con il contributo della Comunità Europea (Progetto Interreg Seas 2 Grow), è stata un’importante occasione di riflessione sulle connessioni tra invecchiamento e possibili applicazioni delle tecnologie nei processi cura e assistenza.

Durante il convegno si è svolto un interessante workshop sui temi dell’intelligenza artificiale e della possibilità di svolgere analisi predittive, condotto da Nicky Hekster, manager di IBM Watson Health Europe.

Hekster ha sottolineato che quella attuale, ovvero quella della gestione dei big data e dell’intelligenza artificiale, è la quarta rivoluzione industriale, dopo quelle legate all’avvento del vapore (1700), dell’elettricità (1800) e dell’informatica (1950).

Age Tech Work – Bergen op Zoom

Stiamo assistendo ad uno tsunami di dati in arrivo, e la tecnologia sta lavorando sempre più velocemente per ottenere il maggior numero di informazioni da questo enorme flusso. Al giorno d’oggi solo il 20% dei dati è strutturato, l’80% non è strutturato: ogni 30 secondi, ad esempio, viene pubblicato un nuovo sommario di ricerca su PubMed, il motore di ricerca di letteratura scientifica biomedica, basato principalmente sul database MEDLINE.

L’intelligenza artificiale ci viene in aiuto per l’analisi di questi cosiddetti big data. Attraverso l’AI è possibile tenere traccia, spiegare e prevedere gli eventi combinando e analizzando in modo intelligente insiemi di dati complessi. In campo sanitario l’analisi dei dati dei pazienti permette di migliorare il trattamento di quelli futuri. Al momento, l’attenzione si concentra principalmente sui dati strutturati, sebbene siano necessarie nuove applicazioni per utilizzare anche quelli non strutturati.

L’intelligenza artificiale, che rappresenta un intreccio tra tecnica, macchina e uomo, elaborando e mettendo in relazione competenze informatiche, psicologiche, legislative, con teoria dei giochi, etica e neuroscienze, secondo Hekster, non sostituirà gli umani, ma li aiuterà nell’ innalzamento delle competenze mediche.

Nell’assistenza agli anziani l’intelligenza artificiale può essere applicata nei seguenti ambiti:

  • Monitoraggio della salute a casa
  • Dispositivi intelligenti per il rilevamento delle cadute
  • Compagni virtuali (ad esempio robot per l’alimentazione assistita, socializzazione ecc.)
  • Comprensione dei percorsi terapeutici per i pazienti con comorbidità.

Alla base di tutto questo, è necessario tenere sempre aperta una domanda: come possiamo agire in questa direzione in modo responsabile? Quando si parla di intelligenza artificiale, la legislazione procede più lentamente della tecnologia, è quindi fondamentale che tutti gli attori coinvolti nel progredire dell’AI e del suo utilizzo mantengano una particolare attenzione rispetto agli aspetti etici, di sicurezza e privacy.