Le opinioni dei nostri partner europei

Kuldar Taveter, a capo della cattedra di ingegneria dei software e sistemi informativi e professore Associato in Sistemi Informativi dell’Università di Tartu (Estonia), è il responsabile delle azioni di definizione dei requisiti dei pilots e degli utenti.

I team dei siti pilota del progetto Pharaon hanno svolto un ottimo lavoro nel sollecitare e rappresentare i requisiti degli utenti dei singoli pilots del progetto. Il piano originale era di sollecitare i requisiti degli utenti attraverso seminari di co-design, per consentire agli anziani di avere più voce in capitolo nelle soluzioni da progettare e sviluppare per loro. Tuttavia, a causa dello scoppio del virus COVID-19 in Europa, solo un pilot ha potuto organizzare due seminari di coprogettazione, mentre gli altri pilots hanno dovuto fare affidamento su altri metodi, come interviste telefoniche e sondaggi web.

Per la rappresentazione dei requisiti degli utenti, abbiamo deciso di utilizzare uno dei metodi più moderni disponibili per questo scopo: rappresentare i requisiti degli utenti, obiettivi e scenari mediante modelli motivazionali. Questo metodo è relativamente semplice, e consente a tutte le parti interessate essere coinvolte, mentre rappresenta in modo scrupoloso ciò che gli anziani, i caregivers, i familiari dovrebbero essere in grado di fare o raggiungere con l’aiuto delle soluzioni tecniche e quali sono gli aspetti qualitativi delle azioni da realizzare. Inoltre, questo metodo affronta esplicitamente le esigenze emotive, che sono cruciali nella progettazione di soluzioni per gli anziani.

I requisiti emotivi ci dicono come le cose da fare o da realizzare con l’aiuto delle tecnologie dovrebbero o meno far sentire gli adulti più anziani e agli altri stakeholder. Ad esempio, uno degli obiettivi funzionali perseguiti era quello di fornire stimoli cognitivi, che dovrebbero essere personalizzati, dovrebbero evitare l’infantilizzazione e far sì che l’anziano si diverta, si senta più capace e curato. Il metodo scelto ci consente di presentare requisiti funzionali, qualitativi ed emotivi all’interno di una struttura coerente: un albero degli obiettivi. L’uso degli alberi degli obiettivi ha già evidenziato temi comuni per diversi pilots, come la necessità di sistemi di allarme che si integrano perfettamente nelle routine quotidiane degli anziani, la necessità di soluzioni per alleviare la solitudine, la necessità di fornire stimoli cognitivi e fisici, la necessità di promuovere un’alimentazione sana e la necessità di sostenere i caregivers nelle case di riposo nella distribuzione di farmaci e altre attività.

L’individuazione di temi comuni è molto importante in progetti di innovazione come Pharaon, in tutta Europa. Come fase successiva dell’ingegneria dei requisiti nel progetto, saranno decisi i componenti tecnici da applicare e le loro interfacce saranno individuate e descritte con lo scopo di consentire l’interoperabilità tra i diversi componenti sulla piattaforma Pharaon. Il progetto dovrebbe infine portare all’ecosistema Pharaon, una rete sociotecnica di persone, software e hardware che lavora insieme in modo dinamico e in evoluzione per dare valore agli stakeholder del progetto.