Age Tech Work: Analisi predittive e Intelligenza Artificiale nei percorsi di cura.

Dal 3 al 7 Novembre 2019 un gruppo di dirigenti delle cooperative aderenti ad Umana Persone, nell’ambito del percorso formativo Datacoops, realizzato in collaborazione con Pegaso Network, è volato ad Eindhoven, in Olanda, per visitare alcune esperienze innovative nell’ambito dell’assistenza agli anziani (vedi: https://www.smart-homes.nl/,  www.tanteluise.nl, https://www.vitalisgroep.nl/).

Il viaggio è stato l’occasione per partecipare al convegno internazionale Age Tech Work che si è svolto a Bergen op Zoom. La giornata di lavoro, organizzata da enti di ricerca ed erogatori di servizi socio-sanitari olandesi con il contributo della Comunità Europea (Progetto Interreg Seas 2 Grow), è stata un’importante occasione di riflessione sulle connessioni tra invecchiamento e possibili applicazioni delle tecnologie nei processi cura e assistenza.

Durante il convegno si è svolto un interessante workshop sui temi dell’intelligenza artificiale e della possibilità di svolgere analisi predittive, condotto da Nicky Hekster, manager di IBM Watson Health Europe.

Hekster ha sottolineato che quella attuale, ovvero quella della gestione dei big data e dell’intelligenza artificiale, è la quarta rivoluzione industriale, dopo quelle legate all’avvento del vapore (1700), dell’elettricità (1800) e dell’informatica (1950).

Age Tech Work – Bergen op Zoom

Stiamo assistendo ad uno tsunami di dati in arrivo, e la tecnologia sta lavorando sempre più velocemente per ottenere il maggior numero di informazioni da questo enorme flusso. Al giorno d’oggi solo il 20% dei dati è strutturato, l’80% non è strutturato: ogni 30 secondi, ad esempio, viene pubblicato un nuovo sommario di ricerca su PubMed, il motore di ricerca di letteratura scientifica biomedica, basato principalmente sul database MEDLINE.

L’intelligenza artificiale ci viene in aiuto per l’analisi di questi cosiddetti big data. Attraverso l’AI è possibile tenere traccia, spiegare e prevedere gli eventi combinando e analizzando in modo intelligente insiemi di dati complessi. In campo sanitario l’analisi dei dati dei pazienti permette di migliorare il trattamento di quelli futuri. Al momento, l’attenzione si concentra principalmente sui dati strutturati, sebbene siano necessarie nuove applicazioni per utilizzare anche quelli non strutturati.

L’intelligenza artificiale, che rappresenta un intreccio tra tecnica, macchina e uomo, elaborando e mettendo in relazione competenze informatiche, psicologiche, legislative, con teoria dei giochi, etica e neuroscienze, secondo Hekster, non sostituirà gli umani, ma li aiuterà nell’ innalzamento delle competenze mediche.

Nell’assistenza agli anziani l’intelligenza artificiale può essere applicata nei seguenti ambiti:

  • Monitoraggio della salute a casa
  • Dispositivi intelligenti per il rilevamento delle cadute
  • Compagni virtuali (ad esempio robot per l’alimentazione assistita, socializzazione ecc.)
  • Comprensione dei percorsi terapeutici per i pazienti con comorbidità.

Alla base di tutto questo, è necessario tenere sempre aperta una domanda: come possiamo agire in questa direzione in modo responsabile? Quando si parla di intelligenza artificiale, la legislazione procede più lentamente della tecnologia, è quindi fondamentale che tutti gli attori coinvolti nel progredire dell’AI e del suo utilizzo mantengano una particolare attenzione rispetto agli aspetti etici, di sicurezza e privacy.