Progettato e realizzato con Pegaso Network, consorzio di cooperative sociali e agenzia formativa accreditata, Datacoops è un percorso modulare che permette ai dirigenti e ai referenti delle cooperative di acquisire competenze nell’ambito delle molteplici sfaccettature del tema dell’innovazione. Per lo specifico delle tecnologie, grazie a Datacoops, dirigenti, progettisti, case manager e altre figure cardine nella gestione dei servizi, stanno partecipando a percorsi formativi dedicati. Da più di un anno e con termine in autunno, con questo progetto finanziato dalla Regione Toscana sul bando Strategia Industriale 4.0., si sono potuti realizzare incontri formativi/laboratoriali con esperti di vari ambiti (esperti di tecnologie assistive, geriatri, consulenti di valutazione di impatto, manager dell’innovazione, ingegneri di robotica, ecc.. ) e visite guidate anche all’estero.
Dal 3 al 7 Novembre 2019 un gruppo di dirigenti delle cooperative aderenti ad Umana Persone, nell’ambito del percorso formativo Datacoops, realizzato in collaborazione con Pegaso Network, è volato ad Eindhoven, in Olanda, per visitare alcune esperienze innovative nell’ambito dell’assistenza agli anziani (vedi: https://www.smart-homes.nl/, www.tanteluise.nl, https://www.vitalisgroep.nl/).
Il viaggio è stato l’occasione per partecipare al convegno internazionale Age Tech Work che si è svolto a Bergen op Zoom. La giornata di lavoro, organizzata da enti di ricerca ed erogatori di servizi socio-sanitari olandesi con il contributo della Comunità Europea (Progetto Interreg Seas 2 Grow), è stata un’importante occasione di riflessione sulle connessioni tra invecchiamento e possibili applicazioni delle tecnologie nei processi cura e assistenza.
Durante il convegno si è svolto un interessante workshop sui temi dell’intelligenza artificiale e della possibilità di svolgere analisi predittive, condotto da Nicky Hekster, manager di IBM Watson Health Europe.
Hekster ha
sottolineato che quella attuale, ovvero quella della gestione dei big data e
dell’intelligenza artificiale, è la quarta rivoluzione industriale, dopo quelle
legate all’avvento del vapore (1700), dell’elettricità (1800) e
dell’informatica (1950).
Age Tech Work – Bergen op Zoom
Stiamo assistendo
ad uno tsunami di dati in arrivo, e la tecnologia sta lavorando sempre più
velocemente per ottenere il maggior numero di informazioni da questo enorme
flusso. Al giorno d’oggi solo il 20% dei dati è strutturato, l’80% non è
strutturato: ogni 30 secondi, ad esempio, viene pubblicato un nuovo sommario di
ricerca su PubMed, il motore di ricerca di letteratura
scientifica biomedica, basato principalmente sul database MEDLINE.
L’intelligenza artificiale ci viene in aiuto per l’analisi di questi cosiddetti big data. Attraverso l’AI è possibile tenere traccia, spiegare e prevedere gli eventi combinando e analizzando in modo intelligente insiemi di dati complessi. In campo sanitario l’analisi dei dati dei pazienti permette di migliorare il trattamento di quelli futuri. Al momento, l’attenzione si concentra principalmente sui dati strutturati, sebbene siano necessarie nuove applicazioni per utilizzare anche quelli non strutturati.
L’intelligenza
artificiale, che rappresenta un intreccio tra tecnica, macchina e uomo,
elaborando e mettendo in relazione competenze informatiche, psicologiche,
legislative, con teoria dei giochi, etica e neuroscienze, secondo Hekster, non
sostituirà gli umani, ma li aiuterà nell’ innalzamento delle competenze
mediche.
Nell’assistenza
agli anziani l’intelligenza artificiale può essere applicata nei seguenti
ambiti:
Monitoraggio della salute a casa
Dispositivi intelligenti per il
rilevamento delle cadute
Compagni virtuali (ad esempio
robot per l’alimentazione assistita, socializzazione ecc.)
Comprensione dei percorsi
terapeutici per i pazienti con comorbidità.
Alla base di tutto questo, è necessario tenere sempre aperta una domanda: come possiamo agire in questa direzione in modo responsabile? Quando si parla di intelligenza artificiale, la legislazione procede più lentamente della tecnologia, è quindi fondamentale che tutti gli attori coinvolti nel progredire dell’AI e del suo utilizzo mantengano una particolare attenzione rispetto agli aspetti etici, di sicurezza e privacy.