Qualita’ della vita, Usabilita’, Scalabilita’

di

Erika Rovini Project Manager del progetto Pharaon

e Laura Fiorini Coordinatore del PIlot Italiano

 

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE

Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIEF)

Biomedical and Robotics Lab 

 

Impatto sulla qualità della vita

  • Per gli anziani: Miglioramento della qualità della vita (QoL), in particolare nella riduzione della solitudine percepita (tramite UCLA score) e nel miglioramento del benessere generale, misurato tramite la Scala Visiva Analogica (VAS) e EQ-5D-3L. Le tecnologie digitali per la salute hanno avuto un impatto positivo sia sul benessere emotivo che fisico.
  • Per i caregiver: I caregiver formali hanno registrato significativi miglioramenti nella QoL, grazie al supporto offerto dalle tecnologie nel loro ruolo di assistenza. I caregiver informali hanno mostrato miglioramenti meno marcati, probabilmente a causa di un livello di QoL già alto all’inizio del progetto.

Usabilità delle tecnologie

  • Variazioni demografiche: La percezione dell’usabilità risulta dipendere da fattori come età, genere, istruzione e competenze digitali. In particolare, maggiori competenze digitali appaiono correlate a esperienze di usabilità migliori, evidenziando la necessità di formazione mirata.
  • Correlazione con la solitudine: È emersa una correlazione negativa tra solitudine e usabilità per cui gli utenti più isolati emotivamente trovano le tecnologie meno facili da usare. Questo evidenzia l’importanza di integrare il supporto emotivo nelle soluzioni digitali.

Uso delle tecnologie nei diversi siti pilota

  • Tendenze globali: Nonostante le variazioni nell’adozione dovute a fattori culturali, regionali e demografici, le tecnologie hanno dimostrato costantemente un impatto positivo sul benessere dell’utente e sull’usabilità. Questi risultati suggeriscono un forte potenziale di scalabilità.
  • Open Calls: Gli impatti positivi osservati nei 6 siti pilota principali del progetto si sono confermati anche nelle soluzioni finanziate tramite le due open call (per un totale di ulteriori 23 progetti finanziati all’interno di Pharaon), nonostante le differenze nell’uso dei servizi, nella durata degli esperimenti e nelle caratteristiche demografiche degli utenti.