NELLA TRANSIZIONE DEL PRENDERSI CURA: TECNOLOGIE ASSISTIVE IN TEMPI DI COVID 19

Da sempre gli strumenti che l’uomo crea hanno una doppia valenza. Aumentano la sua capacità di azione e il suo benessere, e al contempo condizionano la sua vita imponendo vincoli di cui, a volte, farebbe volentieri a meno. Tra le prime possiamo metterci l’autonomia personale, il mantenimento delle relazioni significative, la sicurezza nella vita quotidiana, la maggiore economicità dei prodotti e servizi. Tra i vincoli, le forme di controllo asimmetriche, la perdita di alcune funzioni vitali, l’acquisizione di nuovi schemi cognitivi.

Tutto ciò avviene nel contesto sociale e materiale che ci circonda. E in tale contesto, per le persone fragili – soprattutto anziane – una presenza importante è data dai caregivers (familiari, informali, o professionali), un vero e proprio mondo vitale, senza il quale per molti sarebbe praticamente impossibile sopravvivere. Anch’essi sono utilizzatori di strumenti che, al contempo, possono migliorare o peggiorare le condizioni cliniche dell’assistito/a, cosi come le proprie.

Tra le grandi categorie di strumenti che intervengono nel prendersi cura vi sono le tecnologie assistive, parti del più complesso processo, che sempre più ci accomuna tutti, di digitalizzazione della vita.

Il progetto Pharaon, realizzato nell’ambito del programma dell’Unione Europea Horizon 2020, grazie alla partecipazione di 41 partners (centri di ricerca, industrie, gestori di servizi….) di 11 Paesi europei, ha come obiettivo quello di fornire supporto ad anziani e caregivers, integrando servizi, dispositivi e strumenti digitali in piattaforme aperte e interoperabili che garantiscano la sicurezza e tutelino la dignità dei loro fruitori, migliorando l’indipendenza, le abilità e la comunicazione. Si tratta di strumenti e dispositivi connessi, indossabili, intelligenti, che possono offrire un’erogazione personalizzata e ottimizzata dell’assistenza sociosanitaria. L’Italia, insieme a Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Slovenia è uno dei siti pilota per la sperimentazione.

L’avvio di Pharaon ha coinciso, purtroppo, con lo scoppio della pandemia da COVID-19. Una coincidenza non certo auspicata, ma che impone una motivazione in più per ottenere dalle diverse fasi della sperimentazione in programma risultati all’altezza degli scopi fissati dalla Commissione Europea- Direzione Generale Reti di comunicazione Contenuti e Tecnologie, e alle sfide che tale pandemia impone.

Prima tra tutte quella di condividere, passo dopo passo, i risultati della ricerca al fine di metterli a disposizione di chi, oggi, a diverso titolo, è chiamato a riprogettare i servizi sociosanitari secondo criteri e vincoli impensabili fino a poche settimane fa.

Un invecchiamento sano e attivo anche – o soprattutto – in tempi di COVID-19.


TRANSITION OF CARE: ASSISTIVE TECHNOLOGY DURING COVID-19

The tools that man creates have always had a double dimension. They increase ability and well-being, in terms of personal autonomy, the maintenance of meaningful relationships, safety in daily life, and a greater economic efficiency of products and services. At the same time they condition life by imposing constraints, asymmetrical forms of control, the loss of certain vital functions, and the acquisition of new cognitive patterns.

In this social context, and especially for fragile people like the elderly, caregivers (family, informal, or professional) play an important and vital role, without which it would be practically impossible for many to survive. The tools that caregivers use can, at the same time, improve or worsen their health conditions, and that of their patients.

Assistive Technologies represent one of the main health care tools and are part of complex process of digitizing life, which increasingly connects us all.

The Pharaon project, carried out under the European Union Horizon 2020 programme, with the participation of 41 partners (research centres, industries, service managers, …) from 11 European countries, aims to provide support to elderly and caregivers. This is done by integrating digital services, devices and tools into open and interoperable platforms to ensure safety and protect the dignity of their users, improving independence, skills and communication. These are connected, wearable, intelligent tools and devices that can provide personalised and optimised health and social care. Italy, with Spain, Portugal, the Netherlands, and Slovenia is one of the pilot sites for testing.

The beginning of the Pharaon project coincided, unfortunately, with the outbreak of the COVID-19 pandemic, an undesirable coincidence which requires additional motivation to achieve results from the project that are up to the goals set by the European Commission – Directorate-General Communication Networks Content and Technologies, and to the challenges that this pandemic imposes.

The main challenge is to share, step by step, the results of the research with those who are called in different ways to redesign social and health services, according to criteria and constraints unthinkable until a few weeks ago.

An healthy and active ageing, above all in the time of COVID-19!