Il deployment nel pilot toscano
La percentuale della popolazione mondiale degli anziani di 65 o più anni di età sta rapidamente incrementando. Nel 2019 questa percentuale era pari al 9%, ma le proiezioni mondiali stimano che nel 2100 ci sarà una crescita fino al 25%. A questo aumento si assocerà un innalzamento del numero di persone con patologie dovute all’età, che implicherà un maggiore carico di lavoro per il caregiver e un aumento dei costi per il sistema sanitario. La ricerca si sta impegnando e investigando per estendere il periodo della vita in cui un adulto è fisicamente e mentalmente sano, e per aumentare la qualità della sua vita.
Nello specifico, il pilot Italiano di PHArA-ON utilizza le tecnologie assistive per ridurre l’isolamento sociale e per aiutare i caregiver nel monitorare lo stato di salute dei propri cari, che porterà ad un aumento dello stato di salute mentale e fisica dell’anziano e del suo caregiver.
A Marzo 2023 si è svolto un meeting con i facilitatori dei due siti Italiani. Essi hanno evidenziato che lo scenario di monitoraggio era valutato più positivamente dello scenario di socializzazione. In generale, le persone che facevano parte dello scenario di monitoraggio erano più entusiaste e ritenevano di poter utilizzare la tecnologia in un futuro. D’altra parte, gli anziani facenti parte del servizio di socializzazione si sentivano stressati dall’utilizzo della tecnologia e ritenevano di aver bisogno di un aiuto esterno. Eravamo dunque interessati in comparare l’usabilità e lo stress derivante l’utilizzo dei due servizi, e ipotizzavamo che quelli che sentivano più solitudine avessero più stress e fossero meno sicuri di sé stessi rispetto la tecnologia.
I partecipanti in questa ricerca hanno completato tre questionari. Il primo valutava l’usabilità del sistema, il secondo il livello di solitudine, mentre il terzo esaminava lo stress derivante l’uso della tecnologia. Oltre ad un punteggio per ogni questionario, nel questionario di usabilità abbiamo usato anche i risultati di quattro specifici item: “Penso che mi piacerebbe utilizzare questo sistema frequentemente”, “Ho trovato il sistema molto semplice da usare”, “Penso che avrei bisogno del supporto di una persona già in grado di utilizzare il sistema”, e “Ho avuto molta confidenza con il sistema durante l’uso”. Questi item danno maggiore chiarezza rispetto all’intenzione d’uso, la facilità d’uso, la prontezza d’uso e la confidenza.
Abbiamo scoperto che in effetti gli anziani nello scenario di monitoraggio ritenevano più probabile, rispetto a quelli nello scenario di socializzazione, di utilizzare il sistema in un futuro, che non avevano bisogno di aiuto nell’utilizzo della tecnologia, e che il sistema era semplice da utilizzare. Inoltre, i partecipanti che avevano più stress nell’utilizzo della tecnologia valutavano l’usabilità negativamente, e specificatamente ritenevano che non avrebbero usato il sistema frequentemente, che il sistema era difficile da usare, che avrebbero bisogno di una persona esperta per utilizzare il sistema e che non erano confidenti delle loro abilità. Tuttavia, non abbiamo trovato che le persone con un alto livello di solitudine avevano una attitudine negativa o più stress nei confronti della tecnologia.
Questi risultati forniscono un alto contributo alla comunità scientifica, in quanto oltre a fattori demografici, portano evidenza che ci possano essere anche dei fattori contestuali che possono influire sull’intenzione d’uso della tecnologia. Lo stress nei confronti della tecnologia può essere identificato come una barriera, che potrebbe ostacolare l’accettabilità della tecnologia.
ENG
The world’s population of people aged 65 years and older is rapidly rising. In 2019 the percentage of older adults was 9%, global projections foresee that in 2100 this percentage will increase up to 25%. With this rise, we could expect an increase of older people living with age-dependent pathologies, which in turn means a higher burden on caretakers and societal costs on the health system. Reasearch is looking into ways to increase the health span of older individuals and their quality of life. Specifically, the Italian pilot of the PHArA-ON project employs assistive technologies to reduce social isolation and help caregivers in monitoring the health of their loved ones, which in turn should increase physical and mental health of both the older adults and informal caregivers.
In March 2023, a meeting with facilitators of the two Italian pilot sites observed that the monitoring scenario was more positively evaluated than the socialization scenario. People in the monitoring scenario were more enthusiastic and could foresee themselves using the technology in the future. Furthermore, the older adults in the socialization service felt stressed about using the technology because they feared doing something wrong when using the system and needed external help. We therefore were interested in comparing the usability and stress derived from the usage of such services and hypothesized that loneliness could affect the stress and confidence towards technology.
Participants completed three questionnaires: the first one assesses the usability of the system, the second evaluates how lonely a person feels, whereas the third one determines the stress that comes from the technology usage. Other than a score in each questionnaire, for the usability we also included the scores of four specific questions: “I think that I would like to use this system frequently”, “I thought the system was easy to use”, “I think that I would need the support of a technical person to be able to use this system” and “I felt very confident using the system”. These questions would give more insight into the “intention to use”, “easiness of use”, “readiness to use”, and “confidence”, respectively.
We found that indeed the monitoring scenario was more likely to envision themselves using the system in the future, felt that they did not need help from others and evaluated the assistive technology easy to use. We also discovered that participants who had higher stress toward technology rated the usability as low, and more specifically felt that they would not use the system frequently, that the system was difficult to use and that they would need help from a technical person because they lacked confidence. However, we did not find that people who felt lonelier had a negative attitude or had more stress towards technology.
From these results we have gathered more knowledge important for the research community. Other than demographic factors, it is important to pay attention to contextual factors that could affect the intention to use technology. Stress towards technology could be a barrier that has the potential to hinder technology acceptance.