GLI INTERVENTI DEI DISCUSSANT AI WORKSHOP DEL 19 APRILE E 25 MAGGIO 2022

Vi riportiamo alcuni brevi passaggi degli interventi, particolarmente incisivi, dei relatori.

 

“…Un elemento che emerge con forza dalle esperienze presentate questa mattina è probabilmente una scarsa conoscenza del Terzo Settore…Certe affermazioni fanno parte di un vissuto che ha cittadinanza anche all’interno della giurisprudenza amministrativa, la quale talvolta afferma che “l’apporto del Terzo Settore deve determinare un depauperamento del soggetto del Terzo Settore a vantaggio della collettività”.

La questione della compartecipazione, ossia di apportare delle risorse, è stata in Toscana oggetto di dibattito anche all’interno del gruppo che ha scritto la L.R. n. 65/2018, ossia se la compartecipazione deve tradursi necessariamente in un trasferimento di ricchezza materiale o se non ci potesse essere anche un contributo di tipo immateriale, che è suscettibile di valutazione economica, ma non determina di per sé il depauperamento del patrimonio dell’ente.

Mi spiego: se l’ente del Terzo Settore ha conoscenza del territorio, della collettività e dei sui bisogni, ha sviluppato un modello di intervento, è già quello di per sé l’elemento della compartecipazione…”.

La recentissima sentenza della Corte Costituzionale, la n. 72/2022 -vi invito a leggerla se ancora non lo aveste fatto-, la quale chiarisce come il Terzo Settore di per sé stesso, con la sola propria presenza, concorre al finanziamento della spesa pubblica, atteso che qualora non ci fosse tutta quell’area di intervento ricadrebbe sulla Pubblica Amministrazione”, Luca Gori.

 

Per vedere il video completo, clicca qui – https://youtu.be/LTTwf1o-SA8

 

“…La seconda domanda che mi pongo è perché facciamo la co-progettazione.

…Probabilmente anche noi ancora oggi non abbiamo la maturità di credere perché lo facciamo e perché abbiamo cambiato rispetto al passato ….... Mi sono segnato questa mattina: probabilmente lo facciamo per una comunione di competenze e di punti di vista diversi; ma c’è anche la questione della corresponsabilità nella gestione. Quindi in definitiva: condividere punti di vista diversi per generare un sapere diverso ed essere responsabili di quello che noi facciamo”, Daniele Lucarelli.

 

Per vedere il video completo, clicca qui – https://youtu.be/ETZHi3DP0-8

 

“L’idea che c’è dietro all’art. 55 del Codice è quella di una partecipazione – faccio proprie le parole di Umberto Allegretti – “precoce”. In questo senso la “partecipazione precoce” è una partecipazione in funzione di co-ideazione del servizio, che scardina il tradizionale rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione, che vede la partecipazione soltanto limitata alla fase istruttoria del procedimento decisionale.

C’è una sorta di fase stipulativa in ogni politica pubblica – diceva Paolo Carrozza- che consente a tutti i soggetti interessati a quella politica pubblica di interloquire col decisore pubblico ancora prima che questo abbia adottato ancora prima anche soltanto una bozza di decisione.

Quindi la “partecipazione precoce” non è una partecipazione su un qualcosa di già definito, ma che si riconduce essenzialmente ai presupposti, alle finalità e anche all’oggetto di una determinata decisione”, Emiliano Frediani

 

Per vedere il video completo, clicca qui – https://youtu.be/4IoGYZpAnmA