Fast Pilot: una pronta risposta al COVID-19 dal progetto PHARAON
Ogni anno nell’UE si stimano cinque milioni di anziani infetti all’interno delle strutture sanitarie: operatori sanitari ed assistenti sono a rischio di contrarre infezioni durante la cura del paziente stesso. Studi scientifici hanno dimostrato che circa il 50% degli arredi, dei pavimenti dei bagni e dei letti d’ospedale sarebbero contaminati da batteri Clostridium e che nel 52% delle persone l’infezione avverrebbe attraverso mani o guanti a diretto contatto con agenti infettivi presenti nell’ambiente. L’attuale diffusione di COVID-19 è solo l’ultima minaccia alla salute pubblica che le strutture sanitarie hanno dovuto affrontare.
Un modello innovativo di gestione delle attività cliniche può essere supportato da soluzioni Robotiche e ICT (Information and Communication Technology), pensate non solo per fronteggiare il COVID-19 ma per contrastare la diffusione delle altre malattie infettive: la collaborazione tra sistemi robotici autonomi e personale clinico potrebbe dare vita a nuovi protocolli di prevenzione che contrastino efficacemente e tempestivamente la diffusione di malattie infettive capaci di mettere a rischio la salute pubblica.
La proposta di sviluppo del Fast Pilot si focalizza sull’implementazione rapida, ovvero in un periodo di due mesi, di alcuni scenari individuati: servizio di telepresenza, videochiamate, monitoraggio da remoto, come scenari di primo livello; sanificazione ambientale come scenario di secondo livello.
Alla base di questa proposta c’è l’obiettivo di ridurre drasticamente il contatto tra operatori sanitari e sociali con pazienti, a domicilio, nelle RSA, negli ospedali, proponendo sistemi robotici telecomandati in grado di supportare in alcuni compiti come la visita dei parenti o il monitoraggio dello stato delle persone.
Umana Persone, partner in Pharaon per il pilota italiano nell’area toscana, attraverso la sua rete di cooperative, ha operato direttamente sul territorio, sia nell’ambito domiciliare che nelle strutture RSA. Nello scenario di telepresenza nell’assistenza domiciliare i protagonisti sono i robot Double e Ohmni che hanno dato la possibilità di garantire una continuità di assistenza a distanza di operatori e professionisti socio-sanitari, monitorando lo stato di salute dell’anziano più volte al giorno e pilotando il robot remotamente tramite un’interfaccia web, permettendo agli anziani di mettersi in contatto con familiari e amici attraverso gli stessi robot.
Le stesse piattaforme robotiche vengono impiegate nello scenario di telepresenza in RSA, consentono agli operatori di monitorare a distanza le condizioni degli anziani affetti da/con sospetto COVID-19 e di rilevare i loro bisogni più volte al giorno senza aumentare gli accessi fisici nelle camere, tuttavia mantenendo la presenza degli operatori e riducendo l’utilizzo dei DPI.
Nello scenario di videochiamate per l’assistenza domiciliare, attraverso l’app mobile EASI (E-Assistant for Senior Development), grazie all’interfaccia utente riadattata e facilitata per gli anziani, l’anziano, oltre a potersi mettere in contatto con gli operatori socio-sanitari, ha anche la possibilità di ricevere news e informazioni personalizzate in base alle proprie preferenze, condizioni e area territoriale. In vista della sospensione o riduzione di alcuni servizi per gli anziani e per il distanziamento sociale è stato possibile garantire il monitoraggio a distanza ed il rilevamento delle condizioni critiche da parte degli operatori.
A corollario di queste attività, vengono somministrati dei questionari periodici per valutare l’efficacia delle azioni messe in campo.
L’ospedale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, partner clinico in Pharaon per il pilota italiano in Puglia, è entrato a far parte della rete regionale degli ospedali COVID-19 a partire dal 18 marzo 2020 e con le disposizioni regionali sul distanziamento sociale per la riduzione della trasmissione del virus si è mosso prontamente verso un’ applicazione della telemedicina relativamente innovativa, ad oggi implementata solo in poche realtà e non pienamente regolamentata in Italia: la televisita. L’avvio in fase sperimentale di questo servizio permette di garantire la continuità di servizio di assistenza e visita ai pazienti in remoto grazie all’adozione sul campo di tecnologie di videoconferenza moderne, all’osservanza della regolamentazione sulla protezione dei dati, anche mediante la condivisione con i pazienti dell’informativa sulla protezione dei dati personali. A livello di processo è stato necessario l’adeguamento dei sistemi per la prenotazione delle visite ambulatoriali tramite CUP, prevedendo inoltre la possibilità di prescrivere la ricetta dematerializzata con la prospettiva auspicabile dell’ottenimento del riconoscimento economico per le prestazioni erogate in videoconferenza. A prescindere dal contesto in cui essa è nata, la soluzione sarà adottata anche in futuro.
Al contempo è stato messo in piedi un sistema di monitoraggio remoto a sostegno del paziente guarito da COVID-19 ,con l’obiettivo di assicurare il follow-up delle condizioni di salute nelle prime fasi successive alla dimissione ospedaliera. Il servizio viene attivato su espressa volontà del paziente dimesso. Il sistema è incentrato su una piattaforma web Zucchetti, dedicata alla raccolta di dati di interesse per i professionisti sanitari per consentire il tele-monitoraggio dei pazienti.. I parametri sotto monitoraggio sono la saturazione dell’ossigeno nel sangue, la temperatura corporea, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca; inoltre i pazienti, direttamente da casa, hanno potuto compilare dei questionari sul loro stato di salute: questo ha permesso ai professionisti sanitari di offrire assistenza in remoto multi-paziente, supportati da una dashboard interattiva sulla piattaforma web.
La spin-off della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, Co-Robotics, ha messo a disposizione una soluzione robotica modulare in grado di supportare e assistere il personale sanitario durante l’emergenza COVID-19, contribuendo alla riduzione del rischio di infezione e trasmissione del virus.
Tale soluzione è costituita da una piattaforma (MoVer-1) che fa da base mobile ad un modulo separato formato da lampade a raggi UV-C perpendicolari al pavimento e lampade a 45° per l’irraggiamento di superfici piane come letti, scrivanie e luci chirurgiche a tutela e protezione dello staff clinico, dello staff di pulizia stesso, visitatori e pazienti, con conseguente miglioramento della qualità del lavoro, riduzione del rischio di contaminazione, quindi della spesa per assistenza extra.
La sfida del progetto è quindi testare la fattibilità tecnica e l’accettabilità da parte dell’utente di una soluzione robotica in grado di mitigare in modo significativo i rischi legati alle emergenze epidemiche, promuovendo nuovi stili di convivenza dell’umanità con epidemie molto virulente. Nuove discussioni relative alla sostenibilità economica, come un nuovo modello di cura, potrebbero essere condotte anche utilizzando i risultati del fast pilot come esempio.
Fast Pilot: a prompt reply to COVID-19 from the Pharaon project
Five million elderly people are estimated to develop infections within healthcare centres in the European Union each year. In addition, also caregivers and healthcare professionals are at risk of developing infections when taking care of the patients. Scientific studies have shown that about 50% of hospital furnishing, bathroom floors and beds are contaminated with Clostridium bacteria and that 52% of individuals develop infections by direct contact of hands and gloves with infectious agents that are present in healthcare institutes. The current spread of COVID-19 is only the latest threat to public health that healthcare centres have had to face.
Clinical practice management supported by robotic technology and ICT systems may be of help not only to face the COVID-19 pandemic but also to prevent the spread of other infectious diseases: a collaboration between autonomous robotic systems and the clinical staff could give rise to new prevention protocols that can timely and effectively stop the spread of those infectious diseases that are able to put public health at risk.
The main target of the Fast Pilot is the fast (two months) implementation of some scenarios: telepresence service, videocalls, remote monitoring as first level scenarios; environmental sanitization as a second level scenario.
The challenge at the basis of this proposal is to drastically reduce social contact between patients and caregivers at home, in nursing homes, and hospitals, by introducing remotely controlled robotic systems which are able to help in some tasks, such as allowing relatives to “visit” the elderly patient or monitoring their health status.
Umana Persone, a partner in the Pharaon project for the Italian pilot in the region of Tuscany, through its network of cooperatives, operates directly in the territory, both at home and in nursing homes. The robotic telepresence system for home care assistance is based on the use of two robots, Double and Ohmni, through which it is possible for caregivers and social and health professionals to remotely provide the patients with assistance and to monitor their health status many times a day; moreover, by remotely driving the robot through a web interface, it is possible to let the patients keep in touch with their relatives and friends.
The same robotic platforms are used also in nursing homes: the two robots allow professional caregivers to remotely monitor the health conditions of the elderly patients affected by or suspected to have developed COVID-19 and to register their needs many times a day. This technology allows the healthcare staff to reduce physical accesses to the patients’ rooms and limit the use of personal protective equipment while always guaranteeing their presence and assistance.
About the use of videocalls for home assistance, through the mobile app EASI (E-Assistant for Senior Development), thanks to a user-friendly interface that has been tailored to the needs of the elderly, the patient is allowed not only to be constantly in contact with the healthcare staff but also to receive news and personalized information based on the patient’s preferences, conditions and geographic area. Thanks to this technology it was possible to guarantee constant monitoring and to detect possible critical conditions when hospital and outpatient services were suspended because of the regulations on social distancing.
In addition, patients, caregivers and the healthcare staff are periodically invited to fill out a survey for the evaluation of the efficacy of the assistance being provided.
The research hospital “Casa Sollievo della Sofferenza” is a clinical partner of the Pharaon project for the Italian pilot in the Apulia region. It entered the regional network of COVID-19 hospitals on 18th March 2020, and, to comply with the dispositions on social distancing for the reduction of virus transmission, has promptly introduced a telemedicine system which is relatively new and, having been adopted in only few centres so far, it is not yet fully regulated in Italy: teleconsultation. The experimental phase of this service has ensured that outpatient services could continue to be provided remotely. This was possible through the use of modern videoconferencing technologies and by fully adhering to the regulations on data protection, e.g. by sharing the privacy disclaimer on data protection with the patients. The hospital reservation system for outpatient services has been adapted to let patients do reservations from home. This readaptation includes the possibility to make electronic prescriptions in the hope that outpatient services provided via videocall will be recognized eligible for reimbursement by the Region. This technological solution will be adopted also in the future, regardless of the current emergency situation.
At the same time, a remote monitoring system has been set up to support patients recovered from COVID-19, with the objective to guarantee medical follow-up during the first phases after hospital discharge. The service is started on the expressed will of the discharged patient. The system is centered on the “Zucchetti” web platform, which has been designed for the collection of data of interest for the healthcare professionals to enable the telemonitoring of patients. Monitored parameters are: blood oxygen saturation, body temperature, blood pressure and heart rate. Moreover, patients are administered surveys on their health status and enabled to fill them out directly from home, which allowed caregivers and physicians to offer multi-patient remote assistance with the support of an interactive dashboard on the web platform.
The Co-Robotics spin-off of the Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, partner in Pharaon, has provided a modular robotic solution which is able to support the healthcare practice during the Covid-19 emergency, reducing the risk for infections and transmission of the virus.
This solution is based on the use of a platform (MoVer-1) that acts as a mobile base to a separated module, made of UV-C rays lamps perpendicular to the floor and 45° rotated lamps for the irradiation of flat surfaces, such as beds, desks, surgical lights, in order to protect the clinical staff, the cleaning staff, visitors and patients from possible risks of contamination, thus limiting the expenditure for supplemental assistance and improving the quality of the work conditions.
The aim of this project is therefore to test the technical feasibility of robotic technology in the described contexts and to evaluate to which extent it is accepted by the users as a means to promote new social lifestyles during epidemics that would contribute to limiting the risks related to very dangerous virus spreading. The results of this fast pilot may pave the way for future discussions on economic sustainability, such as a new care model.