Come è nata l’iniziativa congiunta di Confcooperative-Federsolidarietà Toscana, Legacoop Toscana - area welfare, UP Umanapersone, e con la collaborazione di Cesvot

A partire dall’esperienza dell’Osservatorio Bandi di UP Umanpersone, insieme a Legacoop Toscana-Area welfare, Confcooperative-Federsolidarietà Toscana, e con la collaborazione di Cesvot, a fine 2020 è iniziato un percorso di approfondimento comune sui temi dell’amministrazione condivisa.

Per il clima di incertezza che la giurisprudenza e il dibattito intorno a queste tematiche avevano in precedenza sollevato, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 131/2020 in Toscana si è infatti cominciato a registrare un progressivo superamento dei timori e delle resistenze presenti. E questo anche grazie all’impegno e alla sensibilità degli attori istituzionali – in primis Regione e Anci – e sociali interessati.

Tuttavia, mentre per la co-programmazione si dovrà probabilmente attendere il prossimo ciclo programmatorio, per quanto riguarda l’istituto della co-progettazione possiamo dire che, pur continuando a permanere alcune incertezze, le PPAA ne hanno fatto applicazione per finalità differenti, attuando altresì procedure spesso molto diverse le une dalle altre.

In tal senso, nell’ottica di portare un contributo fattivo al processo in atto, si è deciso di promuovere il monitoraggio e l’analisi giuridica delle prassi applicative, raccogliendo e analizzando in prima battuta una quindicina di avvisi pubblicati in diverse parti della regione.

Nella condivisione dei primi risultati, tra i promotori è emersa l’idea di approfondire territorialmente l’evoluzione delle pratiche realizzate o in fase di realizzazione.

Per poter meglio comprendere e valorizzare l’impatto dell’applicazione degli istituti menzionati, si sono quindi organizzati due workshop focalizzati sull’approfondimento e valorizzazione delle best practices territoriali sul tema.

Una ricerca intervento dal titolo emblematico – “Co-progettare la co-programmazione e co-progettazione” – che perseguisse le seguenti finalità:

  • fare sintesi rispetto a ciò che avviene nelle diverse aree della regione;
  • favorire la conoscenza e diffusione delle prassi virtuose e/o delle esperienze problematiche, per diffondere le prime e migliorare le seconde;
  • offrire un contributo integrativo e complementare rispetto alle iniziative in corso;
  • supportare il percorso di maturazione regionale per l’attuazione efficace degli istituti dell’amministrazione condivisa.

La parte centrale del primo workshop del 19 aprile scorso, a cui ne ha fatto seguito un secondo il 25 maggio e i cui risultati verranno pubblicati in una prossima newsletter, è stata dedicata proprio a questo.

Per orientare la presentazione delle suddette esperienze in funzione degli obiettivi sopra indicati, è stato predisposto un template che i portatori di esperienze hanno compilato mettendo in evidenza i punti considerati particolarmente rilevanti per l’inquadramento e la comprensione delle stesse.

Il tentativo di sistematizzare, senza impedire la corretta e opportuna valorizzazione delle peculiarità che di ciascuna esperienza meritano di essere evidenziate, mira a consentire la raccolta e analisi dei dati in maniera quanto più possibile comparabile.

Rinviamo per un dettagliato approfondimento proprio alla lettura delle singole schede descrittive e ai brevi video esplicativi che alcuni Partecipanti hanno gentilmente confezionato a completamento del loro lavoro.

Partendo dagli spunti emersi dal vivace dibattito interno instaurato, nelle prossime settimane procederemo a confezionare un documento che riorganizzi le problematiche emerse e le clusterizzi per area di rilevanza.

Questo per far emergere le interconnessioni tra le stesse, offrire materiale di riflessione e proposta rivolto agli addetti ai lavori e alle Centrali di rappresentanza, ovvero per contribuire ad implementare in modo fattivo gli istituti della amministrazione condivisa.