Co-costruire il welfare europeo: le opportunità formative di un progetto Erasmus+
Quali competenze sono necessarie per avviare processi di co-programmazione e co-progettazione? In che modo far sì che i percorsi di co-progettazione siano davvero tali e come superare le difficoltà che nascono dal co-progettare con altri soggetti? In che modo è possibile costruire una valutazione condivisa dei percorsi coprogettati?
Queste sono alcune delle domande con cui gli operatori pubblici e privati del welfare, e in particolare chi si occupa di programmazione e progettazione dei servizi, si trovano sempre più spesso a confrontarsi.
In tutta Europa, il settore del welfare sta attraversando una fase di profonda riorganizzazione legata alla pandemia, ma anche ai cambiamenti socio-demografici e alle sfide poste dalla transizione ecologica e energetica. In risposta all’esigenza di riorganizzazione del welfare, la co-creazione sta diventando un principio centrale per creare servizi sempre più allineati con i bisogni dei cittadini e con la domanda di efficienza nel settore. Il coinvolgimento dei cittadini consente inoltre di mobilitare, canalizzare e integrare risorse nella società civile, contribuendo allo sviluppo e alla coesione locale.
In risposta a queste esigenze, il progetto “Co-Creating wellbeing” ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle competenze di coloro che lavorano nei settori sanitario, sociale, educativo e delle politiche giovanili, nell’ambito pubblico e privato, attraverso modalità formative flessibili e orientate all’azione. L’obiettivo è favorire la creazione di una vera e propria comunità di apprendimento che possa sostenere, nel medio-lungo termine, lo sviluppo dei servizi in ottica partecipata e democratica.
Il progetto, finanziato dal programma Erasmus+, è promosso da una rete di università europee (UCL di Odense, Coventry University, Universidade do Minho di Braga e Université Lyon 1 Claude Bernard) insieme alla cooperativa LeGO.
Il percorso consentirà di approfondire pratiche e strumenti operativi per la gestione delle varie fasi del processo di co-creazione, dall’analisi collaborativa dei bisogni e la formulazione dei problemi alle tecniche di negoziazione e co-progettazione di soluzioni condivise. Al percorso formativo collaborerà anche la Rete UP Umanapersone, che è da tempo impegnata su questi temi nell’ambito del Cantiere “Riforma del terzo settore ed evoluzione dei rapporti con la pubblica amministrazione”, che potranno essere aggiornati rispetto al lavoro recentemente svolto con il progetto “Co-progettare la Co-programmazione e la Co-progettazione: una ricognizione nel territorio toscano. I risultati di una ricerca intervento” e altresì approfonditi in ottica transazionale.
Nelle prossime settimane sarà possibile a chi fosse interessato/a iscriversi al percorso.