La partecipazione al progetto Pharaon sta avendo un impatto positivo sulla mia vita

“Con i dispositivi in dotazione del progetto, sento di aver migliorato le mie abitudini, grazie al continuo monitoraggio del mio stato di salute!”

Antonio (nome di fantasia) è uno dei partecipanti al progetto Pharaon per lo scenario di monitoraggio e, dopo i primi sei mesi di utilizzo del sistema, esprime così il suo entusiasmo. Afferma che da quando è iniziato il progetto si sente protagonista attivo della sua vita: tutti i giorni (e anche durante la notte) indossa l’orologio smart, parte del kit consegnatogli quando è stato arruolato nello studio. Antonio ha ricevuto una formazione specifica sull’uso del dispositivo, attività che si è svolta negli ambienti dedicati alla Psicologia Clinica dell’Unità di Geriatria dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza.

In generale, ad Antonio è sempre piaciuto mantenersi attivo: era già solito uscire in bicicletta e fare lunghe passeggiate, ma da quando indossa lo smartwatch controlla spesso il numero di passi e il numero di ore di sonno effettuate durante la notte o direttamente dall’orologio o sull’app installata sullo smartphone, anch’esso fornito in dotazione per lo studio.

Ma non finisce qui…come avviene con l’orologio e con l’app, Antonio sostiene che grazie al sensore di qualità dell’aria ora verifica con più frequenza anche le condizioni dell’ambiente in cui vive: dopo aver cucinato o dopo aver fatto dei lavori in casa: “il sensore mi indica quando l’aria è inquinata” – ci riferisce Antonio – “ora, infatti, apro più spesso le finestre per far entrare aria fresca e pulita”.

Sapere che i dati raccolti sulla sua condizione di salute di tutti i giorni possono essere osservati dai professionisti sanitari fa sentire Antonio più protetto e sicuro; inoltre, per Antonio, essere consapevole di essere protagonista del mantenimento del suo stato di salute, lo incentiva giorno dopo giorno ad osservare uno stile di vita sano e attivo.

“Imparare ad utilizzare l’orologio, l’app ed il sensore è stato semplice grazie alla formazione iniziale”—dice Antonio, che si sta già chiedendo se potrà farne a meno quando la sua partecipazione al progetto Pharaon terminerà.

ENG

The participation in the Pharaon project is having a positive impact on my life.

“With the devices provided by the project, I feel that I have improved my habits, thanks to the continuous monitoring of my health status!”

Antonio (fictional name) is one of the participants in the Pharaon project for the monitoring scenario, and after the first six months of using the system, he expresses his enthusiasm in this way. He states that since the project started, he has felt like an active protagonist in his life. Every day (and even during the night) he wears the smartwatch provided in the kit during the enrollment and training phase of the experimental project. The training took place at the Casa Sollievo della Sofferenza Research Hospital, in the Geriatrics Unit, on the premises of the Clinical Psychology office.

In general, Antonio has always enjoyed staying active: he was used to cycling and taking long walks, but since he started wearing the smartwatch, he frequently checks the number of steps and the number of hours of sleep directly from the watch or on the app installed on the smartphone, which is provided for the study too.

But it doesn’t end there… Along with the watch and the app, Antonio claims that thanks to the air quality sensor, he now checks the conditions of the environment he lives in more frequently. After cooking or doing housework, “The sensor indicates when the air is polluted,” Antonio tells us. “Now, in fact, I open the windows more often to let fresh and clean air in.”

Knowing that the data collected about his daily health condition can be observed by healthcare professionals makes Antonio feel more protected and secure. Furthermore, Antonio, being aware of his role as the protagonist of his health status encourages him in maintaining a healthy and active lifestyle day after day.

“Learning to use the watch, the app, and the sensor was easy thanks to the initial training,” says Antonio, who is already wondering if he will be able to do without them when his participation in the Pharaon project ends.